S. TEODOSIO DI PECERSK (+1074)

La Russia antica ha trovato il suo ideale di vita religiosa nella persona di S. Teodosio di Pecersk. L\’influsso che egli esercitò sulla spiritualità russa fu grandissimo, anche se lasciò soltanto pochi, ma bellissimi discorsi ai monaci. Egli fu pure il confessore e il direttore spirituale di principi e cortigiani, di ministri e guerrieri. E evidente che con questi contatti egli esercitò un salutare influsso sulla società russa e la radicò in Dio. Colui che è considerato il fondatore e il modello del monachesimo russo morì nella sua laura il 3-5-1074. Fu canonizzato nel 1108 da un concilio di vescovi russi riuniti a Kiev. La laura di Pecersk resta ancora oggi un luogo di pellegrinaggio caro a tutti i credenti.

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Agnosticismo

“Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica”. Agnosticismo (dal gr. [privativa], = non conosco): la voce fu trovata e messa in uso da Huxley sullo Spectator nel 1869, in Inghilterra. Agnosticismo è un sistema a sfondo scettico per cui si nega la possibilità o la capacità di conoscere qualche verità.

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B. FRANCESCO DE MONTMORENCY LAVAL (1623-1708)

Per sete di lucro, le autorità civili della colonia (Canada) non fecero cessare il nefasto commercio di bevande alcoliche con gli indigeni i quali, quando erano ubriachi, trasformavano i loro villaggi in "una vera immagine dell\’inferno". I rapporti tra il vescovo e le autorità civili al riguardo divennero molto tesi tanto che, nel novembre del 1678, Mons. de Laval ritenne necessario, nonostante il suo cattivo stato di salute, recarsi di nuovo in Francia per sostenere presso il re la necessità di proibire detto commercio. Luigi XIV preferì seguire una via di mezzo: vietare rigorosamente il commercio delle bevande alcoliche nei paesi e nelle città, permetterlo nelle selve lontane. Il beato ne accettò il decreto solamente per evitare mali maggiori, ma fino a che visse non cessò di contrastare l\’infausto commercio.

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Teologie politiche (…) [fino] al pontificato di Giovanni Paolo II. (2)

Convegno “La Pira, Don Milani, Padre Balducci”. Il laboratorio Firenze nelle scelte pubbliche dei cattolici dal fascismo a fine Novecento. Firenze, 23-24 Maggio 2008. Palazzo Vecchio, Salone de’ Dugento, Piazza della Signoria, 1. Teologie politiche cattoliche e intelligencija dagli anni Trenta al pontificato di Giovanni Paolo II. Relazione di Pietro De Marco. versione provvisoria. 3. Sociétés de pensée cattoliche, fascismo categoriale, ‘modernismo’. 4. Qualche tesi su Firenze e p. Balducci. 5. Conclusioni.

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S. GOTTARDO DI HILDESHEIM (960-1038)

L\’intraprendente pastore (…) si mostrò subito molto vigile custode del gregge che gli era stato affidato, stabilì nel capitolo della cattedrale una perfetta disciplina canonica, fu assiduo al coro, parco e austero con se stesso, misericordioso con i peccatori pentiti, generoso con i poveri, sollecito verso i sofferenti. Il popolo lo accolse con gioia, il clero lo amò, i religiosi cercarono di imitarne gli esempi.

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Teologie politiche (…) [fino] al pontificato di Giovanni Paolo II. (1)

Convegno “La Pira, Don Milani, Padre Balducci”. Il laboratorio Firenze nelle scelte pubbliche dei cattolici dal fascismo a fine Novecento. Firenze, 23-24 Maggio 2008. Palazzo Vecchio, Salone de’ Dugento, Piazza della Signoria, 1. Teologie politiche cattoliche e intelligencija dagli anni Trenta al pontificato di Giovanni Paolo II. Relazione di Pietro De Marco. versione provvisoria. 1. “Stranieri nel mondo moderno”. 2. Una tesi storiografica. 

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S. PELLEGRINO LAZIOSI (1265-1345)

(…) ogni giorno celebrò la Messa con somma devozione. Aveva un così alto concetto della purezza con cui il sacerdote deve trattare i divini misteri che, nonostante l\’intemerità della sua vita, non osava accedere all\’altare senza essersi prima purificato nel tribunale della penitenza. Iddio gli aveva concesso il dono delle lacrime, ed egli se ne serviva sovente per piangere i peccati propri e quelli degli altri.

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