S. BEDA VENERABILE (672-735)

Trascorse tutta la sua vita nel monastero di Jarrow in Inghilterra,  dedicandosi solo alla preghiera, allo studio e all\’insegnamento. Della sua vasta produzione letteraria restano opere esegetiche, ascetiche, scientifiche e storiche. Tra queste c\’è l\’Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum, un\’opera letteraria universalmente riconosciuta da cui emerge la Romanità (o meglio l\’universalità) della Chiesa. 

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I TESORI DI CORNELIO A LAPIDE: Perseveranza

 1. Necessità della perseveranza.
 2. Per perseverare ci vuole coraggio.
 3. Motivi di attendere alla perseveranza.
 4. Esempi di perseveranza.
 5. Eccellenza e vantaggi della perseveranza.
 6. Facilità della perseveranza.
 7. Disgraziati quelli che non perseverano!
 8. Mezzi di perseverare.

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CATTOLICITÀ

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". CATTOLICITÀ (della Chiesa): la cattolicità (gr. = generale, universale) è la terza dote o proprietà che il Simbolo Niceno-Costantinopolitano attribuisce alla Chiesa. Anche questa prerogativa, come l\’unità e la santità, discende, quasi naturale corollario, dall\’essenza della Chiesa stessa.

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S. AGOSTINO DI CANTERBURY (1605)

Abate benedettino. Venne inviato da San Gregorio Magno ad evangelizzare l\’Inghilterra, ricaduta nell\’idolatria sotto i Sassoni. Qui convertì re Edilberto, che aveva sposato la cattolica Berta, di origine franca, e che aiutò Agostino permettendogli di predicare in piena libertà. Il Natale seguente più di diecimila Sassoni ricevettero il battesimo. Il Papa nominò arcivescovo e primate d\’Inghilterra Agostino, che cercò di riunire la Chiesa bretone a quella sassone senza però riuscirci. Suo grande merito è stato quello di aver convertito quasi tutto il regno di Kent.

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XV. «SI CONSURREXISTIS ***** CHRISTO…» (Tempo pasquale)

Tratto da "CRISTO NEI SUOI MISTERI. Conferenze Spirituali e Liturgiche", di COLUMBA MARMION O. S. B.
SOMMARIO. La Chiesa chiama «santa» la risurrezione di Gesù. Duplice elemento costitutivo della santità.
I. Cristo risuscitato è esente da ogni infermità umana.
II. Meravigliosa pienezza della «Vita per Iddio» nel Cristo trionfante.
III. Il battesimo inizia in noi la grazia pasquale. Dottrina di S. Paolo. In qual modo il cristiano, col tenersi lontano da ogni peccato e col distacco da ogni creatura, deve imitare, in tutta la sua esistenza, la libertà spirituale di Cristo glorioso.
IV. Completa appartenenza a Dio: Viventes Deo; sua realizzazione nell\’anima.
V. In qual modo, con la contemplazione del mistero e la comunione eucaristica, affermiamo in noi questa duplice grazia pasquale.
VI. La risurrezione dei corpi esaurisce la manifestazione della grandezza di questo glorioso mistero. Gioia che nasce nell\’anima nostra per l\’unione con Cristo risuscitato; l\’Alleluia pasquale.

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CATECHESI

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". CATECHESI (gr. = suono, rumore; quindi = risuono, echeggio, faccio sentire, ammaestro): significò agli albori del Cristianesimo l\’insegnamento orale della dottrina evangelica. Il termine si trova in S. Paolo e in S. Luca specialmente nella forma verbale (cfr. 1 Cor 14. 19; Atti Ap. 18. 25).

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S. GIOVANNI BATTISTA DE ROSSI (1698-1764)

Nacque nel 1698 a Voltaggio, in provincia di Genova ma a 13 anni, per motivi di studio, si trasferì a Roma. Qui fu colto dai primi attacchi di epilessia, malattia che lo avrebbe fatto soffrire sempre. Ordinato sacerdote, l\’8 marzo 1721, diede ancora più slancio al suo apostolato tra gli studenti, i poveri e gli emarginati. Fondò la Pia Unione dei sacerdoti secolari di Santa Galla dal nome di un ospizio maschile da lui diretto. Giovanni ne volle uno anche per donne e lo dedicò a Luigi Gonzaga. Dopo l\’aggravamento dell\’epilessia negli ultimi mesi di vita, che lo costrinse a un vero e proprio calvario, morì il 23 maggio 1764. Fu canonizzato da Leone XIII l\’8 dicembre 1881.

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B. LUDOVICO ZEFIRINO MOREAU (1824-1901)

Trascorse la sua vita in una grande semplicità e quasi come un anacoreta, sempre intento alla preghiera e alla guida del suo popolo. La S. Sede, nel 1893, gli diede un coadiutore nella persona di Mons. Massimo Decelles al quale lasciò la cura degli affari temporali della diocesi. Costui, nei processi canonici, attestò che la piena devozione al Papa, che inculcò nei diocesani, "fu veramente uno dei tratti più caratteristici della sua anima e della sua pietà. Per lui Chiesa e Papa formavano una cosa sola. Egli amava il Papa con lo stesso amore con cui amava la Chiesa: con la stessa tenerezza, con lo stesso zelo, con la stessa fede".

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