LA LIBERTÀ TIRANNIA

P. L. Taparelli d\’A. S.J., Risorgimento – La libertà tirannia.  «La Civiltà Cattolica», Serie IV, Vol. VIII – 1 Dicembre 1860, pag. 553 e segg.  Ma no! non è cominciata l’era della libertà: la pretesa libertà d’Italia è un gran passo, un passo gigantesco verso la schiavitù del mondo incivilito. Schiavitù che vi parrà spaventevole, considerando i mezzi colossali di cui dispone per opprimere il mondo, e la saldezza della tirannide che dovrà maneggiarli.

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NON MUSULMANI MA SELVAGGI

P. L. Taparelli d\’A. S.J., Risorgimento – Non musulmani ma selvaggi.  «La Civiltà Cattolica», Serie IV, Vol. VII – 7 luglio 1860, pag. 25 e segg.  Sì, dissero tutti: l\’empietà demagogica minacciante sterminio alla società cristiana è giunta a tale che se tutte non si armano a resistenza concorde le genti cristiane, troveranno oggi sotto il pugnale mazziniano quella universale schiavitù, che un dì minacciavasi dalla scimitarra turchesca.

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IL SI E IL NO NEL REGNO DELL’OPINIONE

P. L. Taparelli d\’A. S.J., Risorgimento – Il regno dell’opinione. «La Civiltà Cattolica», Serie IV, Vol. VI – 16 giugno 1860, pag. 653 e segg. Leggete le Memorie per la storia del Giacobinismo, che furono, può dirsi, la prima denuncia solenne dell\’immensa congiura illuministica; scorrete poi tutta la storia degli sconvolgimenti europei: interrogate finalmente tutti coloro, dai quali fu insegnata in teoria, o esercitata in pratica l\’arte (vera arte oggidì che s\’insegna per principii, che ha pronti i metodi, sperimentati i mezzi, calcolato il tempo, sicuri i risultamenti) di sconvolgere una società quieta: tutti vi dimostreranno che è uopo padroneggiare le teste prima di comandare nelle piazze.

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B. ANNA MARIA JAVOUHEY (1779-1851)

Quinta di dieci figli, Anna Maria Javouhey nacque il 10 novembre 1779 a Jallongers vicino Seurre in Francia. Bambina assistette agli sconvolgimenti sociali e alla crisi religiosa scaturita in quegli anni, dalla Rivoluzione Francese e dall’imposizione della Costituzione civile del clero, con alcuni ecclesiastici che aderirono e altri no. Ed è proprio uno di questi ultimi, l’abate Ballanche  diventa il suo consigliere e guida; Anna a partire dall’11 novembre 1798, prende ad interessarsi dell’educazione dei fanciulli e con molta premura degli ammalati poveri. Fondò a Parigi la Congregazione Cluniacense delle Suore di San Giuseppe, dedicate alla cura degli infermi e alla formazione cristiana della gioventù femminile. Madre Anna Maria morì a Parigi il 15 luglio 1851 e venne seppellita a Senlis, nella grande cappella della Congregazione. La causa per la sua beatificazione fu introdotta a Roma il 13 febbraio 1908; è stata beatificata il 15 ottobre 1950 in San Pietro da papa Pio XII.

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Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, L’Eucaristia e l’avvenire della società.

"Nella storia si riscontra che, fuori del cristianesimo, sempre le religioni panteiste tendono a divinizzare l\’ente sociale; per esse la società è tutto e di fronte l\’individuo è nulla. All\’opposto le religioni politeiste per eccellenza, sempre divinizzano l\’individualità, ogni suo bisogno, ogni sua virtù, ogni sua passione e tendono a dissolvere ogni suo vincolo sociale; per esse l\’individuo è tutto, la società è nulla".

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GALLICANESIMO

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. GALLICANESIMO: è un complesso di teorie maturate in Francia, specialmente nel sec. XVII, che tendevano a restringere l\’autorità della Chiesa di fronte allo Stato (Gallicanesimo politico) o l\’autorità del Papa di fronte ai Concili, ai Vescovi, al Clero (Gallicanesimo ecclesiasticoteologico).

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S. CLELIA BARBIERI (1847-1870)

Clelia Barbieri nasce il 13 febbraio 1847 a San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. Nel 1862 entra nel nucleo degli «operai della dottrina cristiana» e si fa sempre più attenta e sensibile alla situazione della Chiesa. Ventenne, elabora con un gruppo di amiche (Teodora, Orsola, Violante) un progetto di vita consacrata. La presenza instancabile accanto ai piccoli, ai poveri, ai malati, agli emarginati, le merita da parte della gente l\’appellativo di Madre. Nel 1878 il cardinale Lucido M. Parocchi, arcivescovo di Bologna, chiamerà «Minime dell\’Addolorata» le eredi spirituali di Madre Clelia, morta nel 1870.

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Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, L’Eucaristia ed il risorgimento civile

"l\’età moderna, la quale spezzando colla propria mano, demolendo ad uno ad uno e disperdendo tutti i prodotti di quella civiltà, che dai tempi apostolici al culmine del medioevo, era stata un\’ammiranda costruzione ex novo del sovrannaturale cristiano, l\’età moderna, ripeto, che si affrettò a proclamare in nome della natura e della ragione umana emancipata il progresso sociale indefinito … oggi per terribile e giusto giudizio di Dio respinge con isdegno quell\’ottimismo superbo che non ponea limiti alla elevazione della civiltà, in nome di un pessimismo che informa lettere, arti, scienze, governi, politica e costumanze, e con rabbia distruggitrice inneggia satanicamente al nichilismo ed alla pandistruzione!"

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FRUTTI (della Messa)

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. FRUTTI (della Messa): Il sacrificio eucaristico ha una quadruplice efficacia (cf. Conc. di Trento, DB. 950): latreutica (adora e loda Dio) eucaristica (lo ringrazia dei benefici elargiti). impetratoria (ottiene nuove grazie) propiziatoria (inclina la misericordia divina al perdono dei peccati).

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B. IFIGENIA DI S. MATTEO (1761-1794) e le sue Compagne, Martiri di Orange

Delle suore rastrellate nella regione della piana del Rodano facevano parte due suore cistercensi, una benedettina, ben sedici Orsoline e tredici Sacramentine. In prigione non smisero di proseguire le pratiche della loro vita conventuale. La prima sacramentina a salire la ghigliottina il 7 luglio, perché non volle venire meno alla sua fedeltà alla Chiesa, fu la B. Ifigenia di San Matteo. Le suore tennero un comportamento eroico eccezionale, testimoniato da quanti sfuggirono al massacro. La causa per la loro beatificazione fu introdotta il 14 giugno 1916 e il loro martirio fu riconosciuto il 19 marzo 1925; la beatificazione delle 32 suore martiri fu celebrata il 10 maggio 1925, da papa Pio XI e la festa celebrativa fissata per tutte al 9 luglio.

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