S. BONAVENTURA DA BAGNOREA (1221-1274)

Giovanni Fidanza, bambino, fu guarito da san Francesco, che avrebbe esclamato: « Oh bona ventura ». Gli rimase per nome ed egli fu davvero una «buona ventura» per la Chiesa. Entrò nell\’Ordine dei Frati Minori. Insegnò teologia all\’università di Parigi. Nel 1257 venne eletto generale dell\’Ordine francescano. Scrisse numerose opere tra cui la «Legenda maior», biografia ufficiale di San Francesco. Fu nominato vescovo di Albano e cardinale. Mentre partecipava al II Concilio di Lione, che segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e Chiesa greca, morì il 15 luglio 1274.

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Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, Pref. al volume di Dom Pollien «Siate cristiani»

La lettura di queste pagine venga a ravvalorare la propria fede intorno alla dignità dell\’uomo pienamente cristiano, alla sua vocazione ultramondana ed alla sua stessa missione in ordine all\’incivilimento quaggiù, convinto che tutto questo non si può difendere se non difendendo la Chiesa cattolica nella guerra formidabile, che per bandire Dio e il sovrannaturale dall\’umanità, è già contro di essa soltanto ingaggiata.

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S. GIOVANNI GUALBERTO (995-1073)

I dati certi sulla sua vita, al di là della leggenda, sono pochi.  Soldato fiorentino, perdonò per amore di Cristo l’uccisore di suo fratello e divenne monaco di San Miniato. Dopo aver denunciato il proprio abate per simonia, abbandonò il convento alla ricerca di un nuovo monastero. Giunto a Vallombrosa diede origine, con altri monaci che avevano abbandonato S. Miniato, ad una comunità che si ingrandì col tempo. Accettata la carica di abate, Giovanni volle ritornare agli insegnamenti degli Apostoli, dei Padri della Chiesa e di San Benedetto, accentuando gli aspetti della povertà e del lavoro manuale.

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Ven. Prof. Giuseppe Toniolo, Le virtù cristiane e la sociologia

“Fustel de Coulanges rileva che nell\’Europa medioevale, alla affrancazione della stessa servitù della gleba (pur tanto differente per condizioni morali ed effetti sociali dall\’obbrobriosa schiavitù) non sarebbero bastate né le paure dei signori feudali, né la generosità calcolata delle monarchie, né gl\’interessi civili ed economici dei comuni alleati alle moltitudini servili, se ad un certo momento, sotto l\’ispirazione d\’alto senso di cristiana giustizia, un entusiasmo universale non avesse pervaso tutti gli ordini civili in pro della libertà personale dei volghi campestri. Qui una delle ragioni che profondamente distinguono quei tempi dai nostri”.

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B. TERESA DI SANT’AGOSTINO (1752-1794) e le altre Carmelitane di Compiègne.

Sono le sedici Carmelitane Scalze del monastero dell\’Incarnazione di Compiègne (Francia). Durante la rivoluzione francese furono arrestate e incatenate il 24 giugno 1794. Condannate a morte per la loro fedeltà alla Chiesa e alla vita consacrata, furono ghigliottinate a Parigi il 17 luglio 1794, mentre cantavano inni e dopo aver rinnovato i voti nelle mani della priora, Teresa di Sant\’Agostino. Furono beatificate da San Pio X il 13 maggio 1906.

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Ven. Prof. G. Toniolo, Recensione al libro «Studio e pratica della religione».

Che dire allora delle obiezioni o delle anguste vedute, che si accampano spesso contro l\’ufficio e l\’efficacia sociale della religione, come quella per esempio, che afferma la religione essere buona per le masse, una specie di instrumentum regni a favore dei governanti e delle classi dirigenti? Non si esce da quella alta e completa veduta della religione senza cadere nell\’assurdo; e coloro che pronunciando quella sentenza magari si daranno vanto di democratici, non si avvedono di creare una aristocrazia di nuovo stampo, quella della miscredenza e quella della irreligiosità.

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Il trionfo della Chiesa nei suoi disastri

P. L. Taparelli d\’A. S.J., Risorgimento – Il trionfo della Chiesa nei suoi disastri. Minacciato nei suoi Stati, nella sua popolarità, nella sua libertà, nella sua vita, sorge fra tanta codardia l\’augusto Pontefice e tutto espone per difendere i diritti della Chiesa, l’inviolabilità dei Principi, le basi della società: e serba nella verità dei principii il germe di men tristo avvenire. Che ve ne pare? Non è questo per la Chiesa un portentoso trionfo?

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