Dal Manuale di Storia
di Alberto Torresani
La forza culturale nuova destinata a divenire fondamento dei secoli successivi è il cristianesimo, ossia l’insegnamento di Gesù affidato oralmente a un piccolo numero di discepoli che lo diffusero nell’impero romano, soprattutto per merito di Paolo di Tarso che rispetto agli altri apostoli aveva il vantaggio di essere colto e di possedere la cittadinanza romana.
L’Impero romano si sentiva minacciato dal cristianesimo e per tre secoli lo combattè attivamente; nell’epoca di Costantino, invece, l’atteggiamento cambiò e fu operato il tentativo di servirsi dei cristiani per rafforzare l’unità dello Stato. Quando l’eresia minacciò l’unità dei cristiani, per decisione di Costantino fu convocato il primo concilio ecumenico della Chiesa, per ristabilire l’unità dottrinale e pastorale.
Nel corso del IV secolo il cristianesimo passò dalla condizione di religione tollerata a quella di religione di Stato, conoscendo una notevole fioritura culturale in grado di soppiantare la cultura pagana ridotta a manifestazioni marginali.
(altro…)