Predicatore zelante, lavorò indefessamente per la repressione dell’eresia nella Spagna e nella Catalogna, coadiuvato da Giacomo I il quale ricorreva sovente al suo ministero e al suo consiglio. Un giorno volle che il Santo lo accompagnasse nell’isola di Maiorca, dove si erano rifugiati i giudei cacciati dal continente. Trattandosi della salvezza delle anime Raimondo non seppe dire di no, ma appena si accorse di una tresca del Re, egli lo riprese con franchezza. Non essendosi il sovrano emendato, Raimondo decise di ritornarsene a Barcellona, parendogli una complicità la sua permanenza a corte. Avendo Giacomo I proibito a tutte le navi di prenderlo a bordo, egli stese il suo mantello sul mare, vi salì sopra, e in sei ore percorse le 160 miglia che lo separavano dal suo convento nel quale entrò a porte chiuse.
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