B. LAURA VICUNA (1891-1904)

In quattro anni, sotto la sapiente guida spirituale di Don Augusto Crestanello, confessore nell’attiguo Collegio dei salesiani, Laura si sarebbe santificata e avrebbe consumato il suo olocausto per la conversione della mamma. Appena la Beata, a contatto delle suore, comincio a conoscere meglio la verità della fede e le preghiere, propose di “essere sempre buona”. Per non venire meno al suo proposito, con umiltà e semplicità era solita chiedere loro spiegazioni circa la maniera di praticare questa o quella virtù, dando così a vedere di possedere, secondo la direttrice, “un criterio superiore alla sua età e una vera inclinazione alla pietà”.

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IL RISPETTO DELLA DIGNITÀ DEL MORENTE. Considerazioni etiche sull’eutanasia.

1. A partire dagli anni ’70, con inizio nei Paesi più sviluppati nel mondo, è venuta diffondendosi una insistente campagna a favore dell’eutanasia intesa come azione o omissione che di natura sua e nelle intenzioni provoca l’interruzione della vita del malato grave o anche del neonato malformato. Il motivo che abitualmente si adduce è quello di voler così risparmiare al paziente stesso sofferenze definite inutili. Si sono sviluppate campagne e strategie in questo senso.
La PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA propone alcune considerazioni sull’argomento. 
 

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SS FABIANO E SEBASTIANO

Narra Eusebio di Cesarea nella Storia Ecclesiastica (VI, c. 29) che, mentre clero e popolo, riuniti, stavano discutendo per dare un successore al defunto pontefice, una colomba discese dall’alto e andò a posarsi sul capo di Fabiano il quale se ne stava confuso in mezzo all’assemblea senza che nessuno pensasse a lui. Il popolo ne rimase commosso; giudicandolo degno del papato, lo sollevò sulle braccia e lo collocò sulla cattedra vescovile nonostante la sua riluttanza. Una riproduzione di questa scena è stata ritrovata nel bassorilievo di una catacomba della via Appia.

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B. GIUSEPPA MARIA DI S. AGNESE (1625-1696)

Quando vestì l’abito religioso, stando in orazione, disse al Signore che era disposta a patire per amor suo tutti i dolori che le avrebbe mandato. Dopo una grave malattia la Beata udì una voce interna che la esortava a scegliere se restare tre anni paralitica o muta. Per non essere di peso alla comunità scelse di restare muta. “L’infermità l’aiutò a restare più unita a Dio. Anche quando lavorava non interrompeva la sua orazione mentale. Quando guarì prese a osservare il silenzio non solo nelle ore stabilite, ma anche nei momenti di distensione. A chi gliene muoveva rimprovero rispondeva: “È bene tacere e restare in casa”, cioè conservare un abituale raccoglimento.

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La fecondazione «post mortem»: un’operazione macabra

di Gino Concetti. Si sta dibattendo in diversi Stati il problema della fecondazione post mortem. Il problema non è una novità scientifica né giuridica. Organi di stampa hanno riferito che il procedimento è stato attuato in alcuni casi di coppie, in cui è venuto meno tragicamente l’uomo e la donna è sopravvissuta…. (altro…)

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Sacramenti e Codice di Diritto Canonico (4)

LA SS. EUCARISTIA (cc. 897-958) Il ministro. I riti e i vasi sacri della celebrazione. Il tempo e il luogo della celebrazione eucaristica. La concelebrazione. La binazione. Le messe per gruppi particolari. L’obbligo della partecipazione alla messa. Il ministro della comunione eucaristica. La comunione eucaristica. La comunione dei fanciulli. L’obbligo di comunicarsi. La comunione frequente. La comunione sotto le due specie. La conservazione e venerazione della  ss. eucaristia. L’offerta per la celebrazione della messa. (altro…)

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