Prima di morire la santa volle bruciare gli scritti contenenti gl’intimi segreti del suo animo, ma i buoni esempi da lei dati non si cancellarono più dagli occhi delle sue figlie. Era sempre la prima al coro e al refettorio, quando bisognava praticare le solite penitenze. In memoria della Passione del Signore, di cui era devotissima, ogni venerdì scendeva in cucina per lavare i piatti, e ogni sabato serviva al secondo turno di mensa riservato alle sorelle coadiutrici. Praticò con vero rigore la povertà. Il giorno della settimana riservato alla Comunione, secondo l’uso del tempo, faceva una sola refezione; il venerdì si contentava di pane e acqua, e la quaresima di cibi non conditi. Dopo la morte fu trovata coperta di strumenti di penitenza.
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