Perché un Dio uomo (IV)

Sant’Anselmo. Al numero degli angeli decaduti devono essere sostituiti altrettanti uomini? Non si può dubitare che le creature razionali siano da Lui previste secondo un numero ragionevole e perfetto. Quindi, o gli angeli caduti erano stati creati per essere compresi in quel numero; oppure essi caddero necessariamente perché, non essendo compresi in quel numero, dovettero esserne esclusi. E questo è assurdo..  10 – Altro modo di interpretare quei medesimi testi. 11 – Che cosa significa peccare e soddisfare per il peccato? 12 – E’ conveniente che DIO rimetta il peccato per pura misericordia, senza la minima soddisfazione del debito? 

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I SANTI TIMOTEO E TITO (I secolo)

Timoteo fu testimone delle sofferenze e delle fatiche sostenute dai due ardimentosi missionari (Paolo e Barnaba). Al fine della vita l’apostolo gli scriverà: “Tu poi hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i progetti, la fede, la longanimità, la carità, la perseveranza, le persecuzioni, le sofferenze che mi sopravvennero ad Antiochia, a Iconio, a Listra. Quali persecuzioni ho subito!” (2 Tim. 3,10 s.).
S. Tito fu uno dei più cari e generosi collaboratori di S. Paolo nella propagazione del Vangelo tra i gentili. Non è improbabile che sia nato ad Antiochia, dal momento che là ha fatto conoscenza con S. Paolo e si è messo alla sua sequela. Con certezza possiamo affermare soltanto che era pagano (Gal. 2,3).

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Perché un Dio uomo (III)

Sant’Anselmo. Al numero degli angeli decaduti devono essere sostituiti altrettanti uomini? Non si può dubitare che le creature razionali siano da Lui previste secondo un numero ragionevole e perfetto. Quindi, o gli angeli caduti erano stati creati per essere compresi in quel numero; oppure essi caddero necessariamente perché, non essendo compresi in quel numero, dovettero esserne esclusi. E questo è assurdo … 8 – Benchè le umiliazioni del Cristo non riguardino la divinità tuttavia agli infedeli sembra sconveniente attribuirle a Lui in quanto uomo. Ragion per cui a loro sembra che questo uomo non sia morto spontaneamente. 9 – Egli è morto spontaneamente.

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Cellule staminali umane autologhe e trasferimento di nucleo.

Un notevole interesse scientifico e clinico, non disgiunto da un ampio dibattito pubblico sulle sue implicazioni etiche, sociali e giuridiche, continua a circondare lo studio delle cellule staminali. Queste cellule, capaci di autorinnovarsi in coltura e non specializzate per svolgere un’unica e definitiva funzione all’interno dell’organismo, ma ancora relativamente indeterminate e potenziali rispetto ad essa, rappresentano la naturale sorgente citologica dalla quale si formano tutti i tessuti del corpo durante lo sviluppo e attraverso la quale gli stessi tessuti possono rinnovarsi ove richiesto in alcune condizioni fisiologiche o patologiche, sostituendo le cellule non più funzionali.

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B. MARIA DELLA PROVVIDENZA (1825-1871)

Il 1-11-1853, durante l’esposizione del SS. Sacramento, Eugenia si sentì mossa a fondare un’associazione di preghiere e di sacrifici per i defunti. Il giorno dopo si sentì ispirata a fondare una Congregazione con lo scopo di zelare la devozione alle anime del Purgatorio. Spaventata dalle difficoltà che tale opera richiedeva, chiese a Dio l’adempimento di alcune condizioni che si verificarono un po’ alla volta. Diceva, infatti, tra sé: “Se Dio vuole questa fondazione, vi riuscirò malgrado le apparenti contrarietà”. Ormai “folle di amore per le anime del Purgatorio”, con il consenso del suo confessore, fece, a dodici anni di distanza dal giorno della “sua conversione”, il voto eroico di carità per i defunti e lo portò al collo scritto su pergamena.

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Perché un Dio uomo (II)

Sant’Anselmo. Al numero degli angeli decaduti devono essere sostituiti altrettanti uomini? Non si può dubitare che le creature razionali siano da Lui previste secondo un numero ragionevole e perfetto. …  3 – OBIEZIONE DEGLI INFEDELI E RISPOSTE DEI FEDELI. 4 – QUESTE RISPOSTE SEMBRANO AGLI INFEDELI POCO PROBATIVE. 5 – LA REDENZIONE DELL’UOMO NON POTÉ ESSERE ATTUATA CHE PERSONALMENTE DA DIO. 6 – CRITICHE DEGLI INFEDELI ALLA NOSTRA AFFERMAZIONE: DIO CI HA REDENTO CON LA SUA MORTE, COSÌ HA MOSTRATO IL SUO AMORE PER NOI ED E’ VENUTO A SCONFIGGERE IL DIAVOLO IN VECE NOSTRA. 7 – IL DIAVOLO NON AVEVA ALCUN DIRITTO SULL’UOMO; POTREBBE PARERE, INVECE, CHE EGLI ESIGESSE DA DIO QUESTO PARTICOLARE MODO DI SALVEZZA DELL’UMANITÀ

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ESSERE E APPARIRE UNITI

Uno dei più gravi problemi dell’educazione è quello della buona intesa fra gli educatori. Il fanciullo rimane sconcertato e urtato dal disaccordo fra quelli che hanno la missione di educarlo; poi, dopo aver scorto la frattura in cui potrebbe infiltrare il suo capriccio, ne approfitta al massimo, con grandissimo danno per la sua formazione. 
 

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B. GIAN PIETRO NEEL (1832-1862)

Gian Pietro nacque nel 1832 a Sainte-Catherine-sur-Riviere, nella diocesi di Lione. Dopo la prima comunione manifestò ai genitori il desiderio di farsi sacerdote. Felice di questa sua risoluzione la mamma gli fece apprendere le prime nozioni di latino presso il vicario d’Aubepin, e poi lo mandò nel seminario di Montbrison donde passò, per lo studio della filosofia, in quello d’Argentière. Mentre si preparava al sacerdozio il beato ebbe dal cielo l’ispirazione di farsi missionario. Durante le vacanze del 1855 fece domanda di essere ammesso nel seminario delle Missioni Estere di Parigi. Appena la sua richiesta fu accolta, nel mese di ottobre dello stesso anno partì per la capitale francese benedicendo Dio in cuor suo di poter attuare il Suo disegno.

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Perché un Dio uomo (I)

Sant’Anselmo. Al numero degli angeli decaduti devono essere sostituiti altrettanti uomini? Non si può dubitare che le creature razionali siano da Lui previste secondo un numero ragionevole e perfetto. … PRESENTAZIONE DELL’OPERA A PAPA URBANO II.  PREFAZIONE. LIBRO PRIMO. CAPITOLI DEL LIBRO PRIMO. QUESTIONE FONDAMENTALE DI TUTTA L’OPERA. VALORE DA ATTRIBUIRE A QUANTO VERRÀ AFFERMATO.

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