Presentazione del Signore al Tempio e la purificazione di Maria SS.

A chiusura del ciclo natalizio si celebra il 2 febbraio la festa della Purificazione di Maria. Per gli ebrei la legge mosaica prescriveva parecchie purificazioni rituali. La donna dopo il parto doveva compiere una purificazione speciale. Trascorsi i giorni dell’impurità la puerpera doveva far offrire al Tempio di Gerusalemme qualcosa come sacrificio di espiazione, e come olocausto. Tale festa è detta anche festa della Candelora, perché anticamente in tale giorno il clero e il popolo andavano in processione portando ceri accesi.  In tale giorno si usa benedire, prima della Messa, le candele che molti conservano poi gelosamente in casa, e accendono per devozione in occasione di malattie, morte, temporali, perché ad esse attribuiscono particolari poteri contro le forze della natura e contro gli spiriti maligni.

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S. ANGELA MERICI (1474-1540)

Nel 1497 o 1498, mentre si trovava nel villaggio di Brudazzo, vide la scala di Giacobbe su per la quale una turba di giovani, coronate di diadema e con un giglio in mano, salivano al cielo accompagnate ciascuna da un angelo. Una di esse, nella quale Angela riconobbe un’amica morta di recente, la esortò a fondare una comunità di giovani come quelle che vedeva. La santa non prese una decisione definitiva, ma raddoppiò le preghiere e accentuò le austerità dormendo sopra un letto fatto di rami e coperto da una stuoia, portando il cilicio, disciplinandosi più volte il giorno e nutrendosi di pane e acqua.

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Del disprezzo del mondo.

Del P. R.-Th. Calmel O.P.  (Appendice a Per una teologia della storia, Borla 1967) Proibendoci di amare il mondo, il Signore non intende condannare l’amore e la gioia serena di un onesto matrimonio, la salute di cui abbiamo bisogno, e infine la dolcezza e il conforto dell’amicizia. Ma allora, che cosa intende dirci con la proibizione categorica: “nolite diligere mundum”?
 

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SANT’AGATA (III secolo)

L’intrepida martire fu seppellita da pii fedeli in un cimitero cristiano che sorgeva nei sobborghi di Catania. L’anno successivo, nel giorno anniversario del martirio di Agata, la città fu minacciata dall’eruzione dell’Etna. Gli stessi pagani, pieni di venerazione per la martire, andarono a prendere il prezioso velo che copriva la sua tomba e l’esposero alla violenza della lava. L’eruzione vulcanica cessò all’istante. Nel corso dei secoli è tradizione che il miracolo si sia rinnovato altre volte. E’ naturale perciò che i catanesi la venerino come loro patrona e protettrice. Le feste in suo onore durano tre giorni.
 

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Compendio di Teologia Ascetica e Mistica (188-198)

Di Adolfo Tanquerey. PARTE PRIMA. I Principii. CAPITOLO II. Natura della vita cristiana. Sintesi della dottrina esposta. ART. II. La parte dell’uomo  nella vita cristiana. § I. Della lotta contro i nemici spirituali. I. Lotta contro la concupiscenza. 1° La concupiscenza della carne.

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