Compendio di di Teologia Ascetica e Mistica (573-594).

Di Adolfo Tanquerey PARTE PRIMA I principii. Capitolo V. Dei mezzi generali di perfezione. § III. Le letture e le esortazioni spirituali. I. Utilità delle letture e delle conferenze spirituali. II. Disposizioni per approfittare delle letture e delle conferenze. § IV. La santificazione delle relazioni sociali. I. Principii generali. II. Santificazione delle relazioni domestiche. 1° Delle relazioni tra gli sposi cristiani. 2° Dei doveri dei figli verso i genitori.

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S. FRANCESCO SAVERIO BIANCHI (1743-1815)

Il P. Bianchi per 12 anni s’impose un severo tenore di vita da cui mai si discostò se non per le confessioni, le visite ai malati nelle case e negli ospedali, i soccorsi ai poveri e alle fanciulle raccolte nei conservatori. Una volta ebbe necessità di andare a confessare le religiose del conservatorio di Santa Maria Maddalena di Barra mentre pioveva a dirotto. Un suo benefattore avrebbe preferito condurvelo con un tempo migliore, ma il Santo, esortandolo ad avere fiducia, insistette. Durante il viaggio tanto il postiglione quanto i cavalli non furono bagnati da una sola goccia d’acqua. (altro…)

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XVII. … LA MISSIONE DELLO SPIRITO SANTO (Pentecoste)

Tratto da “CRISTO NEI SUOI MISTERI. Conferenze Spirituali e Liturgiche”, di COLUMBA MARMION O. S. B. SOMMARIO: In che cosa la missione visibile dello Spirito Santo rientra nel ciclo dei misteri di Gesù. I. Ciò che rappresenta lo Spirito Santo nella Trinità. Il. Ragione per la quale la discesa dello Spirito Santo sui discepoli non avviene che dopo l’Ascensione. III. L’opera del divino Paraclito nell’anima degli Apostoli: li colma di verità, di amore, di forza e di consolazione. IV. L’assemblea dei discepoli nel cenacolo rappresenta tutta quanta la Chiesa: azione meravigliosa ed incessante dello Spirito Santo nella Chiesa: la Pentecoste perdura ancora. V. Operazioni dello Spirito Santo nelle anime nostre; nostri doveri verso di lui. (altro…)

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B. MARIA di S. IGNAZIO THEVENET (1774-1837).

Dopo l’approvazione della sua famiglia religiosa la fondatrice dedicò con preferenza le sue cure alle orfane della “Provvidenza”. Con tenerezza materna le chiamava le sue “piccole” mentre le lavava, le pettinava, le vestiva o mentre le correggeva. Difficilmente si rifiutava di accettarle anche quando le risorse erano scarse o non disponeva più di un letto. Si limitava allora ad esclamare: “Dio provvederà”. Ed effettivamente, nei momenti di maggiori ristrettezze economiche, giunsero alla porta di casa provvista di generi alimentari che non aveva ordinato. Di quelle ragazze diceva alle suore: “Anzitutto facciamone delle donne laboriose che sappiano fare economia e che siano la benedizione delle famiglie che formeranno più tardi”. Ogni mattina le visitava nei reparti in cui lavoravano e a contatto della loro irrequietezza si sentiva ringiovanire.

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XVI … ED ORA, «PADRE, GLORIFICA IL FIGLIO TUO» (Ascensione).

Tratto da “CRISTO NEI SUOI MISTERI. Conferenze Spirituali e Liturgiche”, di COLUMBA MARMION O. S. B. SOMMARIO: I. Splendore magnifico del trionfo di Gesù nella sua ascensione alla destra del Padre. II. Motivi fondamentali di questa prodigiosa esaltazione di Cristo: egli è il Figlio di Dio; egli si è inabissato nelle ignominie della Passione. III. Grazia che Cristo ci conferisce in questo mistero: noi penetriamo con lui nel ciclo come membra del suo corpo mistico. IV. Sentimento di gioia profonda che fa nascere in noi questa glorificazione di Gesù: Tu esto nostrum gaudium. V. Perché una incrollabile confidenza deve parimenti animarci in questa solennità. Cristo entra nel Sancta Sanctorum come pontefice supremo e vi rimane come mediatore unico. VI. Appoggiarci a Cristo per «essere liberati dal male» in mezzo alle tristezze e alle prove della presente vita.

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Compendio di Teologia Ascetica e Mistica (530-557)

Di Adolfo Tanquerey PARTE PRIMA I principii. Capitolo V. Dei mezzi generali di perfezione. Art. II. I mezzi esterni di perfezione. § I. Della direzione spirituale. I. Necessità morale della direzione. 1° Prova d’autorità. 2° Prova di ragione fondata sulla natura del progresso spirituale. II. Regole per assicurare la buona riuscita della direzione. 1° Oggetto della direzione. 2° Doveri del direttore e del diretto.

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NOSTRA SIGNORA di LOURDES

Si fece il segno della croce ed anch’io allora fui in grado di farlo. Dopo non ebbi più paura. Recitai il rosario; la fanciulla faceva scorrere i grani del rosario, ma le sue labbra non si muovevano. Mentre pregavo, la guardavo incantata. Aveva un abito bianco che le scendeva fino ai piedi, che erano quasi nascosti dalle pieghe, tranne la punta. Il vestito era chiuso attorno al collo da un’arricciatura da cui pendeva un cordone. Un velo bianco le copriva la testa, cadeva lungo le spalle, le braccia, fino a coprirle tutto il vestito. I piedi erano nudi e su di essi spiccava una rosa gialla. Un nastro azzurro le cingeva la vita e scendeva lungo la gonna. La catena del rosario era gialla e luminosa, e i grani bianchi, grossi, e lontani l’uno dall’altro. La fanciulla era giovane, viva e circondata da un’aureola di luce. Quand’ebbi finito il rosario mi salutò sorridendo, si ritirò e scomparve improvvisamente nella nicchia assieme alla luce radiosa che la circondava”.

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I TESORI DI CORNELIO A LAPIDE: L’ Impurità.

1. L’impurità è un
peccato mortale di sua natura
2. Avvilimento dell’impudico.
3. Funesti effetti dell’impurità:
1° effetto, i tormenti; 2° danni spaventosi; 3° lo
scandalo; 4° l’accecamento; 5° la schiavitù
4. I piaceri della carne sono cosa da
poco, pieni di amarezza, e di molestie.

5. Quali sono le principali cause
dell’impurità?

6. In quanti modi si cade nel vizio
della disonestà.
7. Quanto sia difficile uscire
dall’impurità

8. Castighi e dannazione
dell’impudico.
9. Rimedi contro l’impurità.

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Compendio di Teologia Ascetica e Mistica (499-529)

Di Adolfo Tanquerey PARTE PRIMA I principii. Capitolo V. Dei mezzi generali di perfezione.§ IV. La preghiera. I. Natura della preghiera. 1° Che cos’è la preghiera. 2° Le varie forme della preghiera. 3° Il Pater noster. II. Efficacia della preghiera come mezzo di perfezione. III. Come trasformare le nostre azioni in preghiera.

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