S. GIOVANNI DI DIO (1495-1550)
Il 20-1-1539 seppe che S. Giovanni d’Avila (+1569) avrebbe tenuto un sermone nell’eremo dei Martiri su San Sebastiano. Andò ad ascoltarlo e ne uscì misteriosamente sconvolto. Sentì così veemente il bisogno della misericordia di Dio che non trovò di meglio per fare subito penitenza dei propri peccati, che mettersi a gridare e percuotersi per strada, gettarsi per terra e ravvoltolarsi nelle pozzanghere, strapparsi i vestiti di dosso e sbattere la testa contro i muri. Quanti lo videro lo presero per pazzo. Giunto nella libreria fece a pezzi i libri o li regalò ai passanti insieme con il denaro che aveva messo da parte. Poi continuò ad agitarsi per le vie di Granada gridando e piangendo. Persone pietose, sul far della sera, lo condussero nella casa in cui era ospitato S. Giovanni di Avila.