S. PIETRO II DI TARANTASIA (1102-1174)

Questo luminare dell\’Ordine Cistercense e ornamento della Chiesa nacque verso il 1102 a St-Maurice-de-1\’Exil, presso Vienne, nel Delfìnato (Francia), da genitori privi di beni di fortuna, ma ricchi di virtù. Nel 1138 l\’arcivescovo di Tarantasia, Isdrael, fu deposto per la vita indegna che conduceva. Il clero all\’unanimità elesse come successore Pietro che avrebbe voluto ricusare quell\’onorifico ufficio tanto contrario alle sue inclinazioni e alla sua umiltà, ma il capitolo generale di Citeaux, e in modo speciale S. Bernardo di Chiaravalle (+1153), lo esortarono a sottomettersi alla manifesta volontà di Dio (1141). Un compito di grande utilità per l\’Europa attendeva Pietro di Tarantasia. La difesa del Papa e della Chiesa da Federico Barbarossa e la riconciliazione di Enrico II Plantageneta, re d\’Inghilterra, con Luigi VII, re di Francia.

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S. MARIA DOMENICA MAZZARELLO (1837-1881)

Fu la cofondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Nella formazione della nascente famiglia religiosa, la santa, ormai trentacinquenne, fu aiutata per sei mesi da due suore di S. Anna, fondate dalla marchesa di Barolo, a Torino. Quando ritornarono alla loro casa, Don Bosco volle che, superiora dell\’Istituto, fosse Madre Maria Domenica. Era infatti di poche parole, e non sempre dette secondo la grammatica, ma possedeva un raro spirito di fede, molto discernimento e criterio. I consigli di Don Bosco per lei erano leggi.

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S. GIOVANNI I Papa (+526)

Già molto anziano e fragile, fu elevato alla dignità di vescovo di Roma sette giorni dopo la morte di Papa Ormisda, nel 523. Non sappiamo molto del suo modo di amministrare. Le uniche informazioni di cui siamo in possesso su di lui, anche se molto vaghe, riguardano un suo viaggio a Costantinopoli per affrontare il tema della questione ariana, un viaggio che sembra avere avuto risultati di grande importanza, e che fu la causa della sua morte. Affrontò il tema della superiorità tra il Romano Pontefice e il Patriarca di Costantinopoli.

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S. PASQUALE BAYLON (1540-1592)

Quando arrivava in un villaggio, la sua prima visita era per il divino ospite del tabernacolo. Quando ritornava al convento, spiacente di non avere potuto passare presso Gesù sacramentato il tempo speso per la questua, consacrava, benché fosse spossato dalla fatica, buona parte della notte nell\’adorazione dell\’Eucaristia.

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S. MICHELE GARICOÌTS (1797-1863)

Del P. Garicoìts ci sono rimaste tante lettere di direzione spirituale che rivelano il tenero, delicato e soprannaturale amore che nutriva per le anime. Molte ne scrisse alle Figlie della Croce per animarle all\’umiltà, all\’ubbidienza e alla riconoscenza gioiosa, per insegnare loro la maniera più facile per liberarsi dagli scrupoli e per raccomandare ad esse la sottomissione alla volontà di Dio come figlia, non come schiave.

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S. PANCRAZIO (289-304)

Nei primi secoli della Chiesa, accanto ad uno stuolo di sante giovinette che andarono al martirio giubilanti pur di non rinnegare la fede o di non perdere la verginità, c\’è tutta una schiera di santi giovani che seppero affrontare coraggiosamente il carcere, la fame, le belve del circo, gli aculei, le ruote dentate, il fuoco, pur di non rinnegare Gesù Cristo. S. Pancrazio fu uno di questi.

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S. FELICE DA CANTALICE (1515-1587)

Umile fratello laico cappuccino. Dio predilesse talmente Fra Felice che gli concesse pure il dono di predire il futuro, penetrare nel segreto dei cuori e conoscere le cose lontane. Egli parlò del trionfo dei cristiani contro i Turchi a Lepanto (1571) prima ancora che ne fosse giunta la notizia a Roma; a Sisto V predisse il papato; ad altri la vocazione religiosa; ad altri una morte imminente. Perfetto imitatore del Poverello d\’Assisi, fin dalla culla Fra Felice ebbe in sé e comunicò agli altri il dono della pace.

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B. MARIA CATERINA DI S AGOSTINO (1632-1668)

Questa mistica di grande classe, monaca professa delle Ospedaliere della Misericordia, dell\’ordine di S. Agostino, è una figura tipica della vita e delle forme di spiritualità francese sbocciate nel secolo XVII nel Québec (Canada). Fin dal suo arrivo in Canada dalla Francia, Suor Caterina ebbe modo di mettere in evidenza le sue doti e le sue capacità. Nel servizio dei malati sapeva unire il suo grande amore per la sofferenza e le privazioni a una intensa vita di preghiera e di unione con Dio fino al più alto grado della mistica. Chi ne condivideva le fatiche vedeva in lei una religiosa di qualità e di virtù fuori dal comune.

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S. EPIFANIO DI SALAMINA (315-403)

S. Epifanio fu senza dubbio un vescovo modello nella cura del gregge affidategli. Quand\’era ancora in vita godeva difatti fama di essere "un santo da miracoli". I ricchi gli affidavano volentieri i loro beni affinchè li distribuisse ai poveri. Quando compariva in pubblico, il popolo faceva ressa attorno a lui e cercava di strappare qualche filo delle sue vesti per conservarlo come reliquia.

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