S. NICOLA il PELLEGRINO (+1094)

Era nato in Grecia e, dopo aver trascorso alcuni anni in solitudine, giunse in Puglia che percorse tutta intera con una croce in mano e ripetendo l’invocazione ‘Kyrie Eleison’. Al contrario del più celebre s. Nicola patrono di Bari, di lui vi sono pochissime notizie ma certamente degne di fede. Egli è patrono della città di Trani, dove morì nel 1094 dopo appena quindici giorni dal suo arrivo, proveniente da Taranto e prima ancora da Otranto.

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B. FRANCESCO PACHECO e COMPAGNI (+1626)

Francesco Pacheco venne catturato, durante le feroci persecuzioni in Giappone, il 18 dicembre 1625, insieme ad altri che lo aiutavano e l\’ospitavano. Il 17 giugno 1626 fu trasferito a Nagasaki dove, il 20 giugno 1626, fu arso vivo, in odio alla fede, sulle colline della città, con altri otto religiosi della Compagnia di Gesù. Le loro ceneri furono poi disperse in mare. Il gruppo era così composto: Francesco Pacheco portoghese, Baldassarre De Torres spagnolo, Giambattista Zola italiano, Pietro Rinscei giapponese, Vincenzo Caun coreano, Giovanni Kinsaco giapponese, Paolo Xinsuki giapponese, Michele Tozò giapponese e Gaspare Sadamatzu fratello coadiutore giapponese. Vennero tutti beatificati nel 1867 da Pio IX.

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S. GIOVANNI DA SAN FACONDO (1430-1479)

Nacque da nobile famiglia a Sahagùn verso il 1430. Uno zio, solo per ragioni economiche, gli procurò un beneficio ecclesiastico con cura d\’anime. Giovanni non accettò il beneficio, reputando un tal modo di agire contrario agli interessi di Dio. Fu posto al servizio del saggio vescovo di Burgos, Alfonso da Cartagena, che lo ordinò sacerdote. Ma, insoddisfatto della vita nella curia, entrò tra gli Agostiniani il 18 giugno 1463. Fu instancabile promotore della pace, della convivenza sociale e dei diritti degli operai. Ebbe una spiccata devozione all\’Eucaristia. Quando era a Salamanca, essendo tutta la città divisa in fazioni a causa delle discordie civili, riuscì ad evitare molte stragi. E fu per lui che nel 1476 i nobili di Salamanca sottoscrissero un solenne patto di perpetua concordia. Morì nel 1479. Beatificato nel 1601, fu canonizzato nel 1690.

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BB. DERMOT O’HURLEY (1530-1584) E COMPAGNI (1535-1654)

La scomunica inflitta nel 1570 dal papa San Pio V alla regina Elisabetta I d’Inghilterra provocò la nascita della Chiesa Anglicana e diede inizio ad una sfrenata persecuzione in Inghilterra in particolare contro i sacerdoti. Anche in Irlanda  vennero messi a morte vescovi, sacerdoti, religiosi, laici. Il tragico destino di tutte queste persone dipese sempre da un unico motivo, cioè il rifiuto di professare il giuramento di Supremazia in riconoscimento della Regina quale unico capo della Chiesa Anglicana.

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S. GIUSEPPE CAFASSO (1811-1860)

Nasce a Castelnuovo d\’Asti nel 1811. Di salute malferma entra nel Seminario di Chieri (Torino). Sacerdote già a 22 anni ha un solido ascendente sui compagni. A Torino compie opera di catechesi verso i giovani muratori e i carcerati. Insegna nella cattedra di teologia morale, formando così generazioni di sacerdoti. Si dedica anche ad un\’intensa opera pastorale verso tutti bisognosi, tra cui i carcerati e passa le ultime ore con i condannati a morte. Grande amico di san Giovanni Bosco lo aiuta materialmente e moralmente nella sua missione. Papa Pio XII lo canonizzerà nel 1947, proclamandolo Patrono dei carcerati.

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S. BENNONE DI MEISSEN (+1106)

Benno (o Bennone) nacque in Sassonia nell\’XI secolo. Nel 1085 fu deposto da vescovo di Meissen dall\’imperatore Enrico IV. Tornando, anni dopo, recuperò le chiavi del duomo, che aveva gettato nel fiume Elba, dal ventre di un pesce. Ed è per questo patrono dei pescatori. Morì a Meissen il 16 giugno 1107 dopo 40 anni di episcopato. Fu canonizzato nel 1523 da Adriano VI. In occasione della solenne esumazione delle spoglie, avvenuta l\’anno dopo, Lutero scrisse un violento pamphlet contro il culto dei santi. Divenuta la Sassonia protestante, la tomba di Benno venne distrutta. Ma le reliquie erano già state portate a Monaco, nella Frauenkirche, dove sono tuttora.

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S. PAOLINO DI NOLA (355-431)

Nacque nel 355 da ricca famiglia patrizia romana a Bordeaux. Incontrò il vescovo Ambrogio di Milano e il giovane Agostino di Ippona, dai quali fu convertito al cristianesimo. Durante un viaggio in Spagna conobbe e sposò Therasia con cui, dopo la morte prematura dell\’unico figlioletto, dedicò interamente all\’ascesi cristiana, sul modello di vita monacale orientale. Distribuirono le loro ricchezze ai poveri, e si ritirarono in Catalogna, deve venne ordinato prete. A Nola, eresse un ospizio per i poveri, e un monastero, dove si ritirò con Therasia ed altri amici. Nel 409 fu eletto vescovo di Nola. Morì a 76 anni, nel 431.

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S. LUIGI GONZAGA (1568-1591)

Nacque il 19 marzo del 1568, dal duca di Mantova. Già all\’età di 10 anni Luigi aveva deciso che la sua strada era quella di una vita dedicata al  prossimo. Decise di entrare nella compagnia di Gesù e per questo sostenne due anni di lotte contro il padre. Rinunciò al titolo e all\’eredità ed entrò nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi ai poveri e agli ammalati. Durante l\’epidemia di peste che colpì Roma nel 1590, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era il 1591 ed aveva solo 23 anni.

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S. DEODATO di NEVERS (1679)

Nato da famiglia nobile, Deodato divenne vescovo di Nevers verso la metà del settimo secolo. Perseguitato, si stabilì con qualche compagno in un’isola presso Strasburgo. Desideroso di vita solitaria, fondò un monastero chiamato Jointures, con l’osservanza della regola di S. Colombano. Alla sua morte, avvenuta verso il 679, sia il monastero di Jointures, sia il borgo che vi sorse accanto presero il suo nome. Fu molto onorato prima della Rivoluzione francese. 

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S. MARIA ROSA MOLAS Y VALLVÉ (1815-1876)

Nasce a Reus il 24 marzo 1815. Entrata tra le Figlie della Carità, nel 1841 prende l\’abito religioso: è superiora, dirige una scuola femminile di ricamo; lavora in ospedale. Ma le difficoltà sono infinite, sia per le vicende politiche del momento che per le tensioni interne. Nasce così la nuova congregazione religiosa, denominata di Nostra Signora della Consolazione, dedita a ospedali e collegi, case di carità e insegnamento. Suor M. Rosa muore, nel 1876. Giovanni Paolo II l\’ha proclamata santa l\’11 novembre 1988.

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