Il culto ecclesiastico e la disciplina penitenziale. SOMMARIO. – A. Liturgia eucaristica. Liturgie diverse nelle principali metropoli ecclesiastiche; la liturgia di Gerusalemme, di Antiochia, di Costantinopoli, di Alessandria in Oriente; la liturgia romana, la milanese, la gotica-spagnuola o mozarabica e la gallicana in Occidente. Usi introdottisi nella celebrazione della Messa; forme speciali del S. Sacrificio; Messe dei morti; Messe votive e simili; luogo della celebrazione e stato del celebrante. B. L'anno ecclesiastico. Uso della salmodia; santificazione della Domenica; feste ecclesiastiche; introduzione dell'Avvento; i tre grandi cicli di feste: Natale, Pasqua, Pentecoste; uso delle Rogazioni e delle Litanie; altre feste speciali: Presentazione di Cristo al tempio, Annunciazione di Maria, Trasfigurazione del Signore, Assunzione di Maria; feste di Martiri e di Angeli; feste della invenzione e della esaltazione della Croce. Devozione particolare a Maria SS. e splendide chiese a lei dedicate; feste dei Confessori e loro culto. Divisione dell'anno ecclesiastico, secondo diversi rispetti, in Oriente e in Occidente. – C. Usi ecclesiastici particolari. Consacrazioni e benedizioni, o sussistenti da sé o congiunte ai Sacramenti (sacramentali); azioni simboliche, come le incensazioni e le lavande; solennità speciale della dedicazione delle chiese; uso delle processioni sacre e dei pellegrinaggi, e condizioni richiestevi dai Padri. – D. La penitenza e l'estrema Unzione. Uso della penitenza pubblica; i penitenziari; forme più miti di censura per i chierici; pene imposte ai penitenti pubblici e recidivi; confessione segreta; vescovo e preti a ciò deputati e loro doveri. La estrema Unzione in Oriente e in Occidente, come parte della penitenza. – E. Vesti liturgiche: diverse secondo i gradi diversi del clero e modellate sulla foggia propria delle vesti di gala del secolo IV; loro varietà e uso; speciali distintivi del vescovo.
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