Il riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Profili etico-politici.

PROF. ANGEL RODRÍGUEZ LUÑO, della Pontificia Università della Santa Croce. Le questioni morali e pastorali riguardanti l’omosessualità sono state trattate da diversi documenti del Magistero della Chiesa negli ultimi 20 anni. Con le recenti Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, la Congregazione per la Dottrina della Fede non intende tornare sulle stesse questioni, bensì illuminare il problema etico-politico che le unioni omosessuali pongono a legislatori e governanti in diverse parti del mondo. Tratto da: L’OSSERVATORE ROMANO, 1 agosto 2003

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B. ANDREA CARLO FERRARI (1850-1921)

Don Giovanni Rossi, suo segretario, attestò di lui: “Non lo vidi mai un istante inoperoso: o pregava o scriveva o parlava”. “Sue prerogative erano: la proprietà in tutto, l’ordine in ogni cosa, la celerità dei mezzi”. “Suo motto era: “Fare molte cose e farle tutte bene””. A chi si lamentava della nequizia dei tempi, rispondeva: “Lamentarsi è inutile; bisogna fare, fare, fare!” oppure: “Ad ogni iniziativa cattiva opporne un’altra buona”. A nessuno dava del tu e tanto nelle circostanze più solenni quanto nei momenti più intimi, con il suo contegno non indulgeva mai a familiarità. Secondo Don Rossi, “quest’uomo, che visse un programma tutto di umiltà e di nascondimento, non palesò mai al di fuori, a chicchesia, le stupende meraviglie della sua vita interiore”.

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RISPETTO E GENTILEZZA

Bisogna inculcare nel fanciullo una gentilezza che venga dal cuore: virtù cristiana per eccellenza, figlia del rispetto e della carità. Però la gentilezza, logicamente, dovrà sviluppare il senso del rispetto e suggerirà tanti piccoli atti di carità in un’epoca in cui l’egoismo è in voga in tanti, quasi fossero soli o fossero il centro di tutto.

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“Antimoderno” pedagogico (I)

“Se l’educazione cristiana, pur impartita in ottimi istituti e da eccellenti maestri, non appare così vigorosa ed effettuale qual si desidererebbe, ciò si deve al fatto che l’educazione e l’istruzione non sono concepite a fondo e coerentemente da un punto di vista filosofico e teologico cristiano moderno”.

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Rassegna europea su “unioni civili”, “unioni di fatto” e altre convivenze. (II)

L’indiscutibile importanza sociale che ha assunto la convivenza stabile non matrimoniale in tutta Europa, insieme alla sua effettiva regolamentazione nella maggior parte dei paesi occidentali, ci spinge ad esaminare le norme legislative d’oltralpe al di là degli interessi della stretta comparazione, per tentare di stabilire come viene effettuato il riconoscimento giuridico delle unioni civili.
 Del prof. José Ignacio Alonso Pérez, Università di Macerata
 © Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, n. 2 – anno XI, Agosto 2003, ed. il Mulino Bologna
 http://www.mulino.it/rivisteweb/index.php

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Rassegna europea su “unioni civili”, “unioni di fatto” e altre convivenze. (I)

L’indiscutibile importanza sociale che ha assunto la convivenza stabile non matrimoniale in tutta Europa, insieme alla sua effettiva regolamentazione nella maggior parte dei paesi occidentali, ci spinge ad esaminare le norme legislative d’oltralpe al di là degli interessi della stretta comparazione, per tentare di stabilire come viene effettuato il riconoscimento giuridico delle unioni civili.
Del prof. José Ignacio Alonso Pérez, Università di Macerata
 © Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, n. 2 – anno XI, Agosto 2003, ed. il Mulino Bologna
 http://www.mulino.it/rivisteweb/index.php

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B. STEFANO BELLESINI (1774-1840)

P. Bellesini si era dedicato con vera arte pedagogica e squisita carità alla riorganizzazione delle scuole comunali nella speranza che il governo austriaco restituisse agli agostiniani il convento di San Marco e permettesse loro di riprendervi la vita claustrale. Nel 1817, vedendo inappagate le sue attese, rinunciò all’incarico affidategli ed espatriò clandestinamente da Trento per ricongiungersi alla sua famiglia religiosa che frattanto si era ricostituita a Bologna. Il governo austriaco lo richiamò a Trento comminandogli pene, ma avendo egli preferito restare fedele ai suoi voti, fu bandito per sempre dallo stato. Il beato in cuor suo ne esultò, ma perché fosse palese la sua innocenza, scrisse al fratello Angelo: “Ecco la solita paga del mondo, ecco come vanno a finire le sue ampie promesse.

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RIPOSO E DISTRAZIONI

II gioco non ha per i fanciulli il medesimo significato che ha per i grandi. Per l’adulto è un passatempo, una distrazione; per il ragazzo, invece, è la cosa più seria del mondo, si potrebbe dire la principale occupazione. Perciò è molto importante che i genitori, pur interessandosi del gioco dei figli, evitino di turbarlo con interventi intempestivi.

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B. MARIA CATERINA KASPER (1820-1898)

Madre Maria Caterina dedicava alla formazione sia delle novizie chi delle professe tutto il tempo di cui poteva disporre. Alla sua scuola esse non ebbero il tempo di annoiarsi o di fermarsi per fare delle scelte. Diceva loro: “Se volete diventare davvero delle brave Ancelle di Gesù Cristo dovete diventare molto semplici, umili e modeste”. Per aiutarle a raggiungere lo scopo raccomandava loro: “Tutto si deve fare per Dio, con Dio e in modo che Dio agisca attraverso noi. Dovunque siamo, siamo presso Dio”. Insegnava loro: “Solamente se si cerca felicità, pace e gioia nell’adempimento della volontà di Dio, si troverà la felicità nel convento! Non è difficile eseguire la volontà di Dio; è difficile conoscerla”. “Se facciamo la volontà di Dio, Egli farà la nostra”.

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