"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofano: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". SACERDOZIO (di Cristo): Sacerdote (sacra dans) in senso proprio è un mediatore divinamente costituito. che offre a Dio un vero sacrificio in riconoscimento del suo supremo dominio e in espiazione delle colpe umane, procurando così agli uomini la pacificazione e l'amicizia di Dio. Sacerdozio e sacrificio sono correlativi e si trovano in ogni religione.
E' di fede che Gesù Cristo sia perfetto Sacerdote (Conc. Efes. e Conc. Trid. Sess. 23. DB, 122). La rivelazione è chiara: già nel Salmo messianico 109: «Il Signore ha giurato e non se ne pentirà: Tu sei Sacerdote in eterno alla maniera di Melchisedech». S. Paolo (agli Ebrei) commentando questo testo sviluppa ampiamente la dottrina del Sacerdozio di Cristo, di cui prova l'eccellenza in confronto col sacerdozio dell'Antico Testamento, che resta ormai superato e abrogato. Cristo è il Pontefice santo, immacolato, che offrendo il sacrificio di se stesso sulla Croce una sola volta ha operato per sempre la redenzione della umanità dal peccato. La ragione stessa vede che Cristo è veramente Sacerdote: perché è perfetto Mediatore (v. Mediazione) e ha offerto un vero sacrificio (v. questa voce). I Teologi discutono sulla ragione formale sostitutiva del Sacerdozio di Cristo. La sentenza più probabile è questa: Cristo è Sacerdote in forza dell'unione ipostatica, che lo costituisce Mediatore: vi si aggiunge, come elemento integrativo, la grazia santificante, che è in Cristo come Uomo singolare e come Capo del Corpo mistico, e la designazione o vocazione da parte del Padre (Ebr., c. 5). Il Sacerdozio cattolico è partecipazione del Sacerdozio di Cristo, che è il vero e l'unico Sacerdote, vivente e operante in ogni suo ministro.