"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofano: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". PANTEISMO (dal gr. * tutto e * =Dio) consiste essenzialmente nel ridurre il mondo a Dio e quindi nell'identificazione dell'uno e dell'altro.
C'è un panteismo volgare, che riduce la Divinità agli elementi cosmici, alla materia bruta, donde l'idolatria, il feticismo (v. questa voce). Ma c'è un panteismo scientifico che non si confuta da sé come il primo, ma è una concezione organica, ragionata di tutta la realtà, mondo e Dio insieme. In altri termini questo panteismo scientifico si presenta come un assoluto Monismo (concezione unitaria della realtà) e il Monismo o è materialistico, come quello di HaeckeI (+1910) o è spiritualistico, come quello di Spinoza e di Gentile.
Il Monismo materialistico, che nega là spirito e i suoi valori riducendo tutto alla materia, si avvicina molto al panteismo volgare, che ripugna per se stesso e non merita troppa considerazione. Più elegante e più insidioso invece è il Monismo spiritualistico, che riduce tutta la realtà, anche quella materiale. allo spirito e alla sua attività. Esso si presenta come Sostanzialismo in Spinoza (la realtà è una sola sostanza che si manifesta in due modi: estensione e pensiero, e quindi come materia e come spirito, che è Dio e mondo insieme). Si presenta ancora come Idea in perenne divenire (Hegel), o come lo assoluto (Fichte), o come Atto pensante in evoluzione autocreativa (Gentile). Una forma di Panteismo è anche l'Immanentismo (v. questa voce) a carattere intellettualistico o sentimentalistico.
Ogni specie di Panteismo porta in seno una contraddizione insanabile, che dà nell'assurdo: l'identificazione dell'Infinito col finito. Dio, Essere assoluto, è necessariamente infinito e quindi uno, eterno, immutabile. Il mondo invece è evidentemente molteplice e quindi essere partecipato, finito, mutevole, temporale, cioè costretto ad attuarsi successivamente. Identificare questi due esseri è assurdo. Il concetto cristiano