OPERAZIONE (divina)

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofano: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". OPERAZIONE (divina): nelle creature, come l'essere si distingue dall'essenza, così l'operazione si distingue dalla natura o sostanza e si riduce a un accidente (actio).

Ma Dio che è essenzialmente essere (v. Essenza) è anche essenzialmente azione: in Lui l'operare s'identifica con la sostanza, che perciò è essenzialmente dinamica. Né è possibile, per la sua somma semplicità, distinguere realmente in Dio più operazioni con una distribuzione specifica o numerica: un solo atto semplicissimo è tutta la sua attività (conoscere, volere, agire). Ma è legittima una distinzione rationis ratiocinatae (v. Attributi) tra le varie operazioni, che sogliono attribuirsi a Dio e da cui rampòllano le divine relazioni, che costituiscono le Persone (v. Trinità). Importante sopra tutto è la distinzione tra operatio ad intra ed operatio ad extra. La 1.a è immanente in senso assoluto (formale e virtuale); la 2.a è immanente formalmente, ma virtualmente è transeunte. Invero ogni azione di Dio, identica con la sua essenza, dev'essere immanente: essa però si dice in certo modo transeunte in quanto la sua virtù pone fuori di Dio un effetto reale. come per es. l'atto creativo. Il principio dell'operazione ad extra è Dio-Trino, tutta la Trinità, che agisce necessariamente insieme, con la stessa volontà onnipotente; invece le operazioni ad intra possono essere esclusive di questa o di quella Persona divina, per es. generare, spirare (v. Nozioni e Atti, nozionali).
 APPROPRIAZIONE: è l'attribuzione che noi facciamo di una cosa o di un'azione alle singole Persone divine secondo il nostro modo di concepire, non senza un fondamento nella realtà. Il fondamento è una certa affinità tra la cosa o azione attribuita e la Persona cui si attribuisce. Ma assolutamente parlando ogni azione o effetto ad extra (v. Operazione) è comune alle tre Persone. Sono proprie le azioni ad intra (v. Nozioni), come il generare, dire il Verbo ecc. In genere si suole attribuire al Padre tutto quello che dice rapporto al Principio, come la creazione e l'onnipotenza; al Figlio ciò che si ricollega con l'intelletto, come la sapienza e la luce; allo Spirito Santo ciò ch'è connesso con l'amore, come la bontà, la santificazione (v. Inabitazione).