Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". MODALISMO: complessa eresia trinitaria sorta in oriente alla fine del II secolo e diffusa poi largamente nella Chiesa occidentale.
Essa difende rigidamente il Monoteismo fino al punto da concepire la Trinità delle divine Persone come tre modi di essere e di manifestarsi dell'unico Dio: questo Dio in quanto crea e genera è Padre. in quanto è generato e redime gli uomini è Figlio (Cristo), in quanto santifica è Spirito Santo. Non c'è dunque distinzione reale di Persone, ma uno Solo è il Principio di tutto, cioè il Padre. che ha creato. s'è incarnato è morto e risorto. Di qui i nomi di Monarchianismo (= un solo Principio) e Patripassianismo dati all'eresia modalistica. L'autore primo di essa è Noeto, che fu condannato dal Presbiterio di Smirne, dove predicava la sua falsa dottrina: i suoi discepoli, Epigonio e Cleomene, vennero a Roma per propagarvi la dottrina del maestro. Contro Noeto scrisse S. Ippotito. Ci fu inoltre un Prassea, che a Roma incontrò la vigorosa opposizione di Tertulliano. Ma più tardi (principio del III secolo) venne a Roma un altro orientale. che può dirsi l'architetto dell'errore modalista: Sabellio (donde l'altro nome Sabellianismo, molto noto nei secoli seguenti). Sabellio raffinò il Monarchianismo riducendo le Persone divine a semplici modalità transitorie: Dio è ora Padre ora Figlio ora Spirito secondo il modo di agire. Il dogma trinitario era così radicalmente eliminato. Il Papa Callisto scomunicò Sabellio. Paolo di Samosata insieme con l'Adozianismo (v. questa voce) professò anche il Sabellianismo. In seguito il Sabellianismo subì sviluppi e modificazioni notevoli.
V. Sabellianismo, Monarchianismo.