Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. INDIFFERENTISMO: Sistematico atteggiamento di fronte alle varie forme di religione, per cui non si ha nessun interesse (Indifferentismo negativo) o che si ritengono tutte dello stesso valore (Indifferentismo positivo).
Se si crede che ogni religione è falsa, si ha l'Indifferentismo irreligioso: se si pensa che ogni religione è buona e utile per questa vita e per l'altra, si ha l'Indifferentismo religioso. Una forma particolare di questa tcndenza è l'Indifferentismo sociale-politico, proprio del Liberalismo (v. questa voce), che, lasciando alla coscienza individuale la questione religiosa, vuole che la società e lo Stato siano aconfessionali, cioè senza nessuna religione e concedono piena libertà e uguaglianza di trattamento a ogni specie di culto.
Nel sec. XVIII l'Illuminismo (v. questa voce) scartando la divina rivelazione e riducendo la dottrina e la pratica religiosa il poche norme razionali, inaugurò l'Indifferentismo religioso naturalistico (affine al Deismo), che si diffuse largamente nel secolo scorso con l'aiuto del moralismo autonomo di Kant. Dal frantumarsi del Protestantesimo in centinaia di sette diverse è sorta invece una forma d'Indifferentismo soprannaturalistico, che giudica ugualmente utili per l'eterna salvezza tutte le forme religiose cristiane, che vantano una rivelazione divina. Recentemente i Protestanti hanno tentato di riunire in una intesa ridotta al minimo tutte le loro sette, invitando a questa ibrida unione perfino la Chiesa Romana!
Ora l'Indifferentismo negativo è detestabile, perché rinnega il fine supremo della vita a cui la religione è ordinata.
L'Indifferentismo positivo e irreligioso è empio: quello sociale-politico è illogico e ingiusto, perché senza esaminare il valore delle varie forme religiose le accomuna tutte nella stessa sorte e perché offende la coscienza dei cittadini disinteressandosi del fattore religioso.
L'Indifferentismo soprannaturalistico è assurdo perché dando lo stesso valore a forme religiose in contrasto, mette Dio, che le rivelerebbe, in contraddizione con se stesso.
La conclusione è una: il problema religioso è di grande interesse individuale e sociale e però va esaminato con attenzione dal punto di vista psicologico e storico, per venire a una selezione del vero dal falso e aderire alla religione che presenta le più salde garanzie di verità e di soprannaturalità.
La Chiesa ha condannato le varie forme dell'Indifferentismo (cfr. specialmente il Sillabo nn. 15-18, DB, 1715 ss.).