Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. IMMANENTISMO: è un sistema filosofico-religioso che, nella sua forma più rigida, riduce tutta la realtà al soggetto, sorgente, principio e termine di tutta la sua attività creatrice.
E' il soggettivismo (v. questa voce) iniziato da Cartesio con la tendenza a partire dal soggetto e ad assorbire progressivamente in esso tutto l'oggetto. Questo assorbimento è già compiuto nel monismo sostanzialistico dello Spinoza a carattere spiccatamente panteistico: in Kant subisce una lieve limitazione in quanto questo filosofo ammette come realtà oggettiva, almeno fondamentalmente, il fenomeno. Ma con l'idealismo tedesco (Fichte, Schelling, Hegel) l'immanentismo ripiglia la sua marcia e tocca l'apice nell'idealismo italiano di Croce e di Gentile, secondo i quali tutta la realtà è immanente nell'atto del pensiero.
Accanto a questo sviluppo in linea intellettualistica, l'immanentismo ne riceve un altro sulla linea sentimentale per opera dello Schleiermacher. Questa seconda corrente, più aderente al problema religioso, si afferma con tanto vigore per tutto 1'800 da minacciare l'altra. Col Prammatismo (v. questa voce) di James il sentimento e l'azione, non più la Idea, sono l'essenza della religione. Si arriva così al Modernismo (v. questa voce), che fa scaturire il divino dal sentimento e dall'esperienza religiosa (v. questa voce). Il fatto storico della rivelazione è in funzione della coscienza religiosa, in cui Dio continua a rivelarsi davvero, e tutta la religione diventa un affare individuale, soggettivo. Conseguenze di questo immanentismo assoluto: a) Dio non sarebbe più personalmente distinto dall'uomo e dal mondo; b) la rivelazione e la religione non sono legate a verità fisse, a dommi immutabili, ma si sviluppano e si trasformano secondo le fasi del sentimento e della coscienza religiosa. Per queste gravi conseguenze la Chiesa ha condannate l'immanentismo (Cfr. Enc. «Pascendi» contro il Modernismo)
Altra cosa è il metodo d'immanenza adottato da Blondel e da altri cattolici nell'Apologetica: esso consiste nel partire dal soggetto per la difesa della religione. Far sentire all'uomo il disagio del suo spirito, il bisogno di Dio e del soprannaturale, che è assopito nel cuore di tutti e orientarlo così verso la vera religione rivelata, verso la Chiesa di Cristo. Il metodo d'immanenza non è eterodosso per sé: adoperato con cautela può essere una efficace preparazione al metodo storico.