Eccellenza e vantaggi della semplicità e rettitudine di cuore. "Non c\’è virtù tanto necessaria a tutti gli uomini, quanto la modesta semplicità, scrive S. Cirillo"
ECCELLENZA E VANTAGGI DELLA SEMPLICITÀ E RETTITUDINE DI CUORE. – «Sentite bene di Dio, e cercate di lui nella semplicità del cuore, dice il Savio, perché quelli che non lo tentano, lo trovano» (Sap. I, 1-2). Né solamente si lascia trovare da chi cammina con semplicità di cuore, ma anzi gli si fa scudo di difesa (Prov. II, 7). Se alcuno, scrive S. Doroteo, cerca Dio e la volontà sua con semplicità, Dio medesimo provvederà ad ammaestrarlo perché non erri; se al contrario non cerca Dio con semplicità e rettitudine, Dio permetterà che cada nelle insidie e negli errori (Doctr. IV). Perciò Gesù Cristo ci raccomanda di essere semplici come colombe (MATTH. X, 16). E quale sarà questa semplicità di colomba? Voi sarete semplici, risponde S. Agostino, se vi apparterete dalle idee, dalle voglie, dai disegni del mondo; sarete doppi se vi adatterete alle usanze del secolo (Homil. II in Joann.).
Non c\’è virtù tanto necessaria a tutti gli uomini, quanto la modesta semplicità, scrive S. Cirillo (De Adorat. lib. VIII). E infatti ella meritò a Giobbe gli elogi di Dio medesimo che lo chiamò uomo semplice e retto, timorato di Dio e nemico del male (IOB. I, 8). « Semplice era Giobbe, osserva il Venerabile Beda, perché non solo non offendeva nessuno, ma cercava di giovare a tutti, non lasciandosi corrompere da persona! (De Templo Salom. 1. l)». Lo Spirito Santo ci assicura che Dio guarda con occhio di compiacenza l\’uomo che si regola con semplicità; e che il giusto il quale cammina con semplicità, lascerà dopo di sé figli fortunati (Prov. XI, 20 XX, 7). La giustizia del cuore semplice e retto gli servirà di guida nel cammino della vita e lo condurrà al porto dell\’eterna salute (Ibid. XI, 5 – XXVIII, 18).
Dove trovare cosa più divina della semplicità? esclama S. Gerolamo. A somiglianza di buon padre di famiglia, ella si trova sempre fortunata in tutte le cose; paga della sua purità e di quanto possiede, non chiede nulla agli altri; non cerca di cambiare i suoi disegni e portamenti, come fa l\’astuzia la quale per soverchio di precauzione teme di ogni cosa; non si fida dei propri consigli, sottopone il suo parere a quello degli altri. La semplicità e la schiettezza non temono nulla. La prudenza senza semplicità è malizia (In Comment. Iob.). La semplicità di cuore, dice il Papa S. Gregorio, è come un giorno chiaro e sereno, non annebbiato dalla frode, non oscurato dall\’inganno, giorno illuminato dalla luce della verità, dallo splendore della presenza divina; poiché sta scritto: Dio parla ai semplici di cuore. Sì, Dio parla a loro con l\’illustrazione della sua divina presenza, con la rivelazione dei segreti della sua divina volontà; Dio non permette che le tenebre della doppiezza e della finzione li avviluppino (In Psalm. V, poenit. v. 3).
A questa semplicità si oppone la vana e pericolosa curiosità, che ci fa indagare con occhio troppo audace, e talora irriverente, i segreti di Dio, i misteri della religione, le vie prodigiose della grazia, e mette a rischio la nostra eterna salute, mentre la semplicità, tenendoci nell\’umiltà, fa che abbracciamo con fede animosa e ferma quello che non possiamo vedere né comprendere. Dei diversi effetti di questa semplicità e di questa vana curiosità, lo Spirito Santo dice: «Chi cammina nella semplicità, cammina sicuro, chi pervertisce la propria via, sarà smascherato!» (Prov. X, 9). Cammina con semplicità e con rettitudine colui che cammina con una sola via, che è Gesù Cristo… Chi cammina con semplicità, cioè chi si regola innocentemente, con schiettezza, con integrità, senza infingimenti e astuzie e doppiezze e ipocrisie, questi cammina con animo franco, sicuro, intrepido… La confidenza di una grande sicurezza sta nella semplicità delle opere, scrive S. Gregario nel luogo citato… Il cuore semplice e retto non fa nulla di cui abbia ad arrossire o pentirsi. Non teme di essere sorpreso in frode, di essere tacciato di malizia, di essere punito e confuso… Dio protegge l\’innocenza del cuore semplice e retto contro le calunnie e le trame dei tristi… O come.grande è dunque la forza della semplicità, del candore, dell\’innocenza, se scampa l\’uomo al timore, lo rende lieto nei pericoli, pieno di fiducia tra le avversità, superiore a tutte le vicende umane!…
Tra le virtù di cui la Sacra Scrittura dà lode ai primitivi cristiani, una delle principali è la semplicità. L\’autore degli Atti apostolici nota che, mantenendosi essi uniti di anima e di corpo nel tempio e rompendo il pane nelle case, prendevano il loro cibo con gioia e semplicità di cuore (Act. II, 46). La povertà delle Chiese della Macedonia aveva abbondato per loro, secondo la testimonianza di S. Paolo, in ricchezze di semplicità (II Cor VIII, 2). Il medesimo Apostolo si augurava che Dio aumentasse sempre più i frutti della giustizia dei Corinzi, affinché, ricchi in ogni cosa, abbondassero in tutta semplicità, e la semplicità produrrebbe azioni di grazie a Dio (Ibid. IX, 10-12). Temeva però che, siccome il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così i loro pensieri non si corrompessero e si allontanassero dalla semplicità che è in Cristo (Ibid. XI, 3). In quanto poi a sé, si gloriava che la sua coscienza potesse rendergli testimonianza, come egli si fosse di portato in mezzo al mondo, e specialmente in mezzo a loro, nella semplicità del cuore e nell\’amor sincero di Dio; non secondo la sapienza carnale, ma secondo la grazia di Dio (II Cor. I, 12).