"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". ELEVAZIONE (dell\’uomo); è verità di fede che Dio non solo creò l\’uomo composto di anima e di corpo (v. queste voci) e rispettive facoltà (ordine naturale), ma lo arricchì di doni soprannaturali e preternaturali (v. queste voci), destinandolo a un fine che trascende la natura umana, cioè alla visione beatifica (v. questa voce).
E\’ questa l\’elevazione dell\’uomo attuata, secondo la sentenza più probabile, fin dal momento della creazione. Il Conc. Trid. parla della «santità e della giustizia, in cui (Adamo) era stato costituito» (DB, 788). Pio V condannò Baio (v. Baianismo) che negava questa elevazione all\’ordine soprannaturale.
1) Adamo fu arricchito di grazia santificante e delle virtù e doni da essa derivanti. Tutto il N. T. parla dell\’opera della redenzione (vedi) come di una ripristinazione, un ritorno allo stato primitivo. Ma la redenzione consiste principalmente nella restaurazione del regno della grazia nell\’anima umana (v. S. Paolo); perciò nello stato primitivo, in Adamo, doveva esserci la grazia con le virtù e i doni soprannaturali. S. Agostino, facendo eco agli altri Padri, scrive (De Gen. ad litt. 6, 24, 35): «Ci rinnoveremo nel nostro spirito secondo l\’immagine di Colui che ci ha creati, immagine che Adamo perdette peccando».
2) Adamo ebbe anche il dono preternaturale dell\’integrità (v. questa voce), che comprende l\’immunità dalla concupiscenza (v. questa voce) dalla morte corporale e dall\’ignoranza. Il duplice dono soprannaturale e preternaturale, costituiva Adamo nello stato d\’innocenza (v. questa voce) o di giustizia originale, che Dio aveva legato in Adamo a tutta la natura umana come per un «accidens speciei» (S. Tommaso), cioè come una proprietà aggiunta gratuitamente alla specie, che era virtualmente in Adamo come nella sua fonte. V. Innocenza.