"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". CONSOSTANZIALE – (Homousios) È il termine consacrato dal Conc. Niceno (325) e inserito nel Simbolo per esprimere la unità sostanziale del Figlio e del Padre.
Distinti per via di relazione (Paternità – Filiazione), essi hanno la stessa natura o essenza non solo specificamente, ma anche numericamente: l\’essenza del Padre e del Figlio è una sola. Fu la risposta data dal Magistero solenne della Chiesa all\’eresia di Ario, il quale insegnava che il Verbo non era nato, ma era stato creato da Dio e quindi non poteva essere omogeneo, della stessa natura di Dio, tanto più che Dio, come Primo Principio, non può dirsi generato come la S. Scrittura dice del Verbo. Dio è assolutamente ingenerato. Gli Ariani rigettavano l\’Homousios, perché non sapevano concepire una generazione spirituale, eterna, senz\’ombra di mutazione e di processo causale, come era appunto quella del Figlio di Dio.
Il termine Homousios non era nuovo, perché si trova nella tradizione prima del Conc. Niceno per es. in Origene; anzi nel 269 era stato proibito in un Sinodo ad Antiochia, perché l\’eretico Paolo di Samosata ne abusava in senso sabelliano, quasi che Homousios significasse non soltanto unità di essenza, ma anche unità personale tra Padre e Figlio. Il Concilio di Nicea evidentemente riconsacrava il termine secondo la tradizione genuina (unità essenziale).
La consostanzialità del Figlio col Padre importa l\’assoluta uguaglianza di ambedue.
Vedi Arianesimo.