"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". CATTOLICITÀ (della Chiesa): la cattolicità (gr. = generale, universale) è la terza dote o proprietà che il Simbolo Niceno-Costantinopolitano attribuisce alla Chiesa. Anche questa prerogativa, come l\’unità e la santità, discende, quasi naturale corollario, dall\’essenza della Chiesa stessa.
Infatti se essa non è altro che l\’umanità socialmente e soprannaturalmente organizzata in Cristo, per natura sua abbraccia tutti gli individui della stirpe umana, è, in altri termini, universale. Il complesso della dottrina evangelica e la simpatia manifestata ai gentili preludevano al messaggio universale che Gesù affidò ai suoi apostoli nel momento di lasciare la terra: «Euntes docete omnes gentes» (Mt. 28, 19); Egli aveva detto, durante il suo ministero, che il Regno di Dio era da paragonarsi ad un granello di senape cresciuto in albero frondoso espandente i suoi rami su tutta la terra, ad una manata di lievito che solleva tutta la massa della farina, ad una rete che, gettata in mare, stringe nelle sue maglie ogni genere di pesci. La Chiesa è cattolica di diritto e di fatto. Di diritto perché è come un germe destinato a fermentare tutta la massa umana permeandone i vari aspetti intellettuali e morali, religiosi e civili. Di fatto perché fin da principio con la speciale assistenza di Dio si è affermata presso tutte le genti spezzando tutte le barriere, superando tutte le persecuzioni, piegando tutti i nemici. Il fatto di questa ubiquità vittoriosa della Chiesa fece impressione sul mondo fin dal miracolo della Pentecoste; fin dal II secolo quando i Padri per esprimere la sua universalità coniarono il nuovo epiteto di «cattolica»; fin da Tertulliano, che all\’inizio del sec. III, poteva esclamare con santa fierezza: «hesterni sumus et replevimus omnia».