ATEISMO

"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". ATEISMO: (dal gr. = senza Dio): è proprio di coloro che ignorano o negano Dio. L\’Ateismo e: a) teoretico, se è fondato su giudizi della mente; b) pratico, se prescinde da ragionamenti e si manifesta nel modo di vivere.

L\’Ateismo teoretico può essere negativo o positivo secondo che Dio s\’ignora o si nega con motivazioni. Duplice è la questione che pongono gli Apologisti e i Teologi.
1 – Esistono o possono esistere atei negativi? Molti rispondono in senso negativo, altri ammettono il fatto e conseguentemente la possibilità sotto vari aspetti (per qualche tempo, non per tutta la vita, ignoranza relativa, non assoluta, ecc.). La risposta più giusta: l\’ignoranza assoluta e invincibile dell\’esistenza di Dio in linea di massima non può darsi perché è impossibile che la ragione umana non risalga dalla visione del mondo esterno e dal mondo interiore dell\’uomo alla Causa dell\’uno e dell\’altro, come non è possibile che l\’uomo non senta affatto la forza della legge morale (vedi Dio). Il Conc. Vat. parla in questo senso. Ma è pur vero che è possibile l\’ignoranza di Dio relativa per motivo di anormalità, per qualche periodo di oscuramento psicologico; come anche è possibile che manchi l\’idea chiara dell\’esistenza di Dio.
2 – Esiste o può darsi l\’Ateismo positivo? Anche qui c\’è divergenza, non però sostanziale. Risposta più probabile: non essendo l\’esistenza di Dio di immediata evidenza, l\’uomo può non vedere la forza degli argomenti portati per provarla e piegare invece a qualche argomento contrario, formandosi una falsa convinzione. Ma un ateo positivo è colpevole sempre, almeno inizialmente, per mancanza di prudenza, di ponderazione, d\’indagine più accurata e più serena. L\’ateo veramente convinto e in perfetta buona fede è ipotesi che tocca l\’assurdo.