"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofano: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". POLITEISMO (dal gr. = molte e * = dio): sistema religioso che ammette più divinità. E' l'antitesi del monoteismo (v. questa voce).
Molte controversie si sono accese tra gli studiosi di storia delle religioni, specialmente in questi ultimi tempi, per spiegare l'origine del Politeismo. Notevole l'opera di Max Muller, considerato come il fondatore dello studio scientifico delle religioni. Egli in una prima fase delle sue ricerche credette di poter collegare l'origine del Politeismo a un fenomeno linguistico, la polionimia, o pluralità di nomi, di genere, di desinenze, che avrebbe favorito la personificazione di varie divinità. Poi assegnò al Politeismo tre fonti: una fisica (cose naturali, come pietre, fiumi, alberi, astri ecc.), un'altra antropologica (relazioni domestiche e sociali); la terza psicologica (la coscienza del proprio io in rapporto con l'infinito). A queste teorie, troppo speculative, si aggiungono quelle del Feticismo e dell'Animismo (v. queste voci), quelle della Mitologia astrale, del Totemismo (rapporto fra tribù e animali), del Magismo ecc. Tutte queste teorie generalmente sono d'accordo nell'affermare che la religione primitiva fu politeistica e mitologica; col progresso della civiltà si sarebbe man mano sviluppato il Monoteismo.
Ma uno studio diretto e accurato dei fatti ha portato alla scoperta di un culto dell'Ente Supremo, che si riscontra più o meno in tutti i popoli primitivi. L'Ente Supremo o gran Dio è presentato come creatore di tutto, anche degli spiriti o divinità inferiori, come onnipotente, immenso, giusto. Questo fatto abbastanza costante nei popoli più antichi dimostra che il Monoteismo è anteriore al Politeismo e che questo è una degenerazione di quello.
Verità contenuta già nella S. Scrittura, che descrive (cfr. Sap. e Rom.) l'aberrazione colpevole dell'uomo, che, pur conoscendo l'Essere Supremo, ha osato distogliere la mente e il cuore da Lui per formarsi delle divinità assurde personificando oggetti, piante e animali.