1. Dio è
la vera luce.
2. La luce
divina e la luce naturale.
3.
Eccellenza e vantaggi dei lumi spirituali.
4. Mezzi
per ottenere da Dio i lumi spirituali.
1. DIO
È LA VERA LUCE. – «Dio e luce e in lui non vi sono
tenebre», dice l’apostolo S. Giovanni (I, I, 5); e
nell’esordire dal suo Vangelo ripete: «Nel principio era il
Verbo: in lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. Questi
era la luce vera che illumina ogni uomo che viene in questo mondo»
(IOANN. I, 1, 4). «Perché era luce, perciò era
vita», commenta S. Gregorio, parlando di Gesù Cristo
(Homil. in Evang.). L’apostolo S. Giacomo, chiama Dio, padre
dei lumi (IAC. I, 17).
Come
Verbo e come Dio, Gesù Cristo è la luce increata; come
uomo è la luce creata, essendo pieno di sapienza, di grazia,
di gloria. E anche luce fondamentalmente operante, perché è
l’origine e la cagione di ogni sapienza e grazia e gloria nostra.
«Io sono la luce del mondo, disse Gesù medesimo; chi mi
segue non cammina nelle tenebre, ma ha la luce di vita»
(IOANN. VIII, 12). «È la luce, che rischiara tutte le
nazioni», cantò di lui il santo vecchio Simeone. – E
perciò venne ad illuminare gli individui e le nazioni, osserva
qui S. Agostino, perché il demonio era venuto ad accecarli (De
Civit. Dei). Isaia parlando del Messia diceva: «Venne
la luce tua, o Gerusalemme, e la gloria del Signore sopra di te fu
vista levarsi» (ISAI. LX, 1).
Gesù
Cristo comunica la sua luce ai fedeli e particolarmente agli uomini
apostolici, di maniera che diventano essi medesimi luce, affinché
gli uomini vedendoli raggianti di buone opere, diano gloria al Padre
loro che è nei cieli (MATTH. V, 14-16).
S.
Ambrogio dice di Gesù Cristo: «Egli è il sole
nuovo che penetra nei più nascosti abissi, che tutto scopre,
che scruta i cuori. È il nuovo sole che col suo spirito
vivifica ciò che era avvizzito, ripara quello che era
corrotto, risuscita i morti; col suo calore purifica quello che era
immondo, fa sbocciare i fiori e consuma i vizi. Egli è in
tutta la pienezza il sole di giustizia e di sapienza; egli non si
lascia già, come il sole di questo mondo, vedere
indifferentemente dai buoni e dai cattivi, ma per giusta disposizione
splende per i santi e nasconde la sua luce ai peccatori»
(Serm.).
Dio è
il creatore di ogni luce spirituale e fisica, come c’insinuano quelle
frasi della Genesi (I, 3) e quelle altre del Salmista: «In
voi, o Signore, è la sorgente della vita; e nel vostro lume
noi vedremo la luce» (Psalm. XXXV; 9).
2. LA
LUCE DIVINA E LA LUCE NATURALE. – La luce che ci viene dar firmamento
e principalmente dal sole è fra tutte le cose materiali create
la più nobile, la più ricca di qualità: è
agilissima, potentissima, impassibile; spande calore, splendore,
vita, allegrezza, fecondità; impastata col fango, rimane pura;
chiusa nelle fogne ne esce immacolata; per lei la natura si fa a noi
visibile, essa dà la forza a tutto ciò che esiste. Tale
è Dio, e la sua grazia…
S.
Dionigi rileva trentun punti di rassomiglianza confrontando il fuoco
e la luce con Dio e la grazia: 1° il fuoco e la luce si uniscono
a tutti i corpi e li penetrano senza confondersi con loro…; 2°
si separano da tutte le cose…; 3° splendono interi nel medesimo
tempo…; 4° per se stessi stanno celati e sconosciuti, finché
non trovino materia sulla quale esercitare la loro azione ed
influenza…; 5° nessuno può né arrestarli, né
vincolarli…; 6° nemmeno palparli…; 7° s’impadroniscono di
tutto con le proprie forze…; 8° comunicano agli oggetti che
investono la loro efficacia ed azione…; 9° si uniscono a tutto
ciò che toccano…; 10° rinnovano quello a cui si
congiungono, per mezzo del calore che rianima la vita…; 11° il
fuoco risplende…; 12° ha la forza di distruggere…; 13°
non si può mescolare ad altra cosa…; 14° non si può
mutare…; 15° s’innalza…; 16° è agilissimo…; 17°
è grande e non sopporta ingiuria od attentato…; 18° è
immobile…; 19° e si muove di per se stesso…; 20° mette in
movimento quello a cui si appiglia…; 21° si propaga…; 22°
e non si lascia prendere…; 23° basta a se stesso…; 24° si
dilata in segreto…; 25° manifesta la sua grandezza negli
oggetti che con lui convengono…; 26° ha forza di operare…;
27° è potentissimo…; 28° Si trova in tutte le
creature senza che trapeli…; 29° se non gli si bada, pare che
non esista…; 30° se si cerca compare e scompare per modo che
non si può né riprendere, né ritenere…; 31°
ancorché si comunichi a tutto, non si divide né
diminuisce… E non sono queste ancora le qualità del Dio dei
lumi e della grazia?
3.
ECCELLENZA E VANTAGGI DEI LUMI SPIRITUALI. – «Lèvati e
sii illuminata, o Gerusalemme, perché è venuta la tua
luce e la gloria del Signore risplende sopra di te», esclama
Isaia contemplando in ispirito gli effetti della venuta del sole di
giustizia, Cristo Gesù (LX, 1). «Quando il Signore ti
cingerà del suo nembo, le nazioni si affolleranno a te
d’intorno e i re verranno a te guidati dal fulgore che ti circonda;
ciò vedendo tu rimarrai estatica per la meraviglia ed il cuore
tuo riboccherà di gioia» (Ib. 5).
Si
legge nell’Esodo che un buio fitto e spaventoso si distese su tutta
la contrada dell’Egitto; mentre una luce chiarissima splendeva
su la regione abitata da Israele (Exod. X, 22, 23). Questo
figura che sui figli di Dio, sui fedeli suoi servi splende la luce
della grazia, mentre i peccatori stanno avvolti in folta e nera
caligine. Or se «la luce degli occhi rallegra l’anima»
(Prov. XV, 30); qual gioia infinitamente più dolce non
daranno all’anima la luce dello Spirito Santo, e la grazia?
«Il
Signore, dice il Salmista, condusse il suo popolo, lungo il giorno
sotto l’ombra d’una nuvola, lungo la notte al chiarore di
limpidissima fiamma» (Psalm. LXXVII, 14). Così fa
Iddio con le anime pie e sante. «Al levare del sole, gli
animali selvaggi si rintanano e l’uomo allora esce al lavoro del
giorno, ed alla coltura dei campi fino alla sera» (Psalm.
CIII, 22-23). Tali sono i prodigi che operano i lumi spirituali:
cacciano gli animali feroci, che sono i demoni, e l’anima s’impiega
nei lavori dell’eternità…
Altre
volte esclamava: «Voi mi avete fatto conoscere il cammino della
vita, o Signore, e mi inonderete di gioia mostrandomi la vostra
faccia» (Psalm. XV, 11). «Il Signore è mia
luce e mia salute, di che potrò io ancora temere?»
(Psalm. XXVI, 1). «I popoli, o Signore, cammineranno
scortati dalla luce della vostra faccia » (Psalm.
LXXXVIII, 16). «Apparve in mezzo alle tenebre una luce per gli
animi retti, ed essa è Dio clemente, giusto e misericordioso»
(Psalm. CXI, 4). «Sì, la luce si è levata
sul giusto e la gioia inebriò coloro che hanno il cuore retto»
(Psalm. XCVI, 11). «Il Signore illumina i ciechi»
(Psalm. CXL V, 6). Il profeta misurava tutta l’eccellenza
e comprendeva tutta l’utilità della luce spirituale e il
bisogno che ne ha l’uomo quando esclamava: «La vostra parola, o
Signore, è la fiaccola che governa i miei passi, è la
luce che rischiara la strada per la quale io cammino. La
dichiarazione della vostra legge spande la luce, e dà
l’intelligenza ai fanciulli» (Psalm. CXVIII, 105, 130).
«Illuminate, o Signore, i miei occhi, affinché io non mi
addormenti in seno alla morte; affinché il mio nemico non
dica: Io l’ho vinto e soggiogato» (Psalm. XII, 4-5).
«Inviate la vostra luce e la vostra verità; esse mi
condurranno al monte santo e m’introdurranno nei vostri padiglioni»
(Psalm.
XLII, 3). «Vostro servo io sono, datemi l’intelligenza affinché
io conosca i vostri oracoli e viva» (Psalm. CXVIII,
125); (Ib. 144). «Indicatemi la strada che ho da
battere, perché a voi ho innalzato l’anima mia. Insegnatemi ad
adempire i vostri voleri, perché voi siete il mio Dio»
(Psalm. CXLII, 8-9).
Per
mezzo dei lumi spirituali si vede Dio…, la legge di Dio…, la
strada della salute…, quello che si deve a Dio, al prossimo, a se
stesso…, di dove si viene, dove si va, quel che si è e
quello che si dovrebbe essere. Si conosce la laidezza e la enormità
del peccato, i pericoli a cui ci espongono le passioni, i nemici
della salute, i mezzi per evitarli… Si scorge la bellezza e
l’eccellenza della virtù, i tesori che ci procura la
preghiera, i soccorsi che ci portano i sacramenti… Si prevede la
morte e vi si sta preparati…, il giudizio e si teme…, l’inferno e
si schiva…, il cielo e vi si va…
«Se
noi camminiamo nella luce, siccome Dio medesimo è nella luce,
noi ci teniamo in mutuo rapporto e il sangue di Gesù Cristo
suo Figlio ci monda da ogni peccato», dice S. Giovanni (I
IOANN. I, 7). Se noi camminiamo guidati dalla luce della ragione,
della fede, della grazia, saremo uniti a Dio, e il sangue di Gesù
ci laverà da ogni sozzura. O Dio, che inestimabili
vantaggi!… «Una grande luce sta sui vostri santi, o Signore»,
esclama il Savio (Sap. XVIII, 1).
4.
MEZZI PER OTTENERE DA DIO I LUMI SPIRITUALI. – Il primo mezzo per
ottenere da Dio i lumi spirituali è di andare a lui:
«Avvicinatevi a Dio, dice il Salmista, e sarete illuminati»
(Psalm. XXXIII, 5).
Il
secondo mezzo sta nell’osservare la legge divina. Ecco la
testimonianza di chi ne parla per propria esperienza: «Io ho
sopravanzato in intelligenza tutti i miei maestri, perché ho
meditato la vostra legge, Signore. Ho vinto in prudenza i vecchi,
perché ho studiato i vostri comandamenti» (Psalm.
CXVIII, 99-100).
Il
terzo mezzo consiste nel temere ed amare Dio. «Voi che temete
il Signore, dice lo Spirito Santo, amatelo, e l’anima vostra sarà
illuminata da torrenti di luce» (Eccli. II, 10).
Il
quarto mezzo lo troviamo nell’esercizio dell’elemosina e di ogni
altra opera di carità: «Dividi il tuo cibo con
l’affamato, vesti il nudo, accogli sotto tetto ospitale il pellegrino
e la tua luce splenderà come l’aurora; sarai accompagnato
dalla sanità, preceduto dalla giustizia, circondato dalla
gloria del Signore, Se il tuo cuore si commuove alla vista del
povero, se dài sollievo all’afflitto, la tua luce splenderà
in mezzo alla notte e per te le tenebre si convertiranno in pieno
giorno» (ISAI. LVIII, 7-8, 10).