Nel pensiero di Dio, il bambino è un santo in fiore. Genitori! Volenti o nolenti, siete collaboratori di Dio. Lo siete stati nell’ammirabile opera della “creazione” dei vostri bimbi e lo dovete essere anche nell’opera non meno bella della loro “educazione”.
* Nel pensiero di Dio, il bambino è un santo in fiore. Genitori! Volenti o nolenti, siete collaboratori di Dio. Lo siete stati nell’ammirabile opera della “creazione” dei vostri bimbi e lo dovete essere anche nell’opera non meno bella della loro “educazione”.
* L’etimologia di educare viene da due parole latine: ex ducere – tirar fuori da, far sprizzare. È insomma ” tirar fuori” da un bambino — con la sua collaborazione via via più cosciente man mano che cresce in età — un uomo, un cristiano, un santo; in altri termini, fare risplendere, con la grazia del Signore, l’immagine del Cristo sul suo volto d’uomo.
* Non si gridi all’utopia! Se avessimo tanta fede quanto un chicco di senapa… Ricordiamo le parole di S. Paolo sull’ideale cristiano: Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (Gal 2,20), e l’affermazione splendida di S. Giovanni: Siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo veramente! (1 Gv 3,1)
* Ma i genitori non devono essere orgogliosi: l’orgoglio rende sterili e sconvolge! Abbiano però la più nobile delle ambizioni: aiutare i bambini a realizzare in se stessi quanto Dio, nel suo disegno di amore, attende da ciascuno di loro.
* Ogni fanciullo non realizza nella vita l’identico piano, come non ha ricevuto lo stesso numero o gli stessi talenti del fratello. Poco importa: l’essenziale è che ognuno sfrutti i propri doni. L’educazione non è prima di tutto il tirocinio in cui si impara a far fruttare i propri talenti?
* II bambino è un valore infinito, affidato da Dio allo spirito, al cuore e alle cure dei genitori: valore umano… valore divino… valore eterno…
* “Ogni anima che s’innalza, innalza il mondo” . In che cosa consiste la bellezza e la grandezza della vostra missione? Preparare fermenti che sollevino il mondo e l’aiutino a diventare più felice e migliore.
* Vi è una grazia riservata ai genitori per l’educazione dei loro figli: Dio, in genere, vuol passare attraverso di essi per formare innanzitutto i loro cuori e il loro spirito.
* All’educazione dei figli concorre un’insostituibile azione comune del padre e della madre. Altri potranno sostituirli con ammirevole abnegazione: ma, qualunque siano il loro valore e la loro capacità, non saranno altro che surrogati, non potendo avere l’influenza del papà e della mamma su colui che è sangue del loro sangue e che s’incarna nella loro unione.
* La prima educazione impartita in famiglia è insostituibile. Poiché molti genitori, nelle ultime epoche, hanno trascurato questo loro altissimo e inalienabile compito, finiranno col perdere la fiducia nella loro missione e nei loro diritti di educatori; altri, tralasciando la vera nozione della dottrina morale, si sono rivelati deboli nella loro missione educatrice.
* Non v’è azione più utile che quella di rendere pienamente coscienti i genitori della nobiltà della loro missione.